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«Non è un superfluo orpello diplomatico fine a se stesso»


Era il 24 ottobre 1945. La guerra era finita, ma la fame e la distruzione segnavano ancora la vita di milioni di persone. Il mondo aveva bisogno di ricominciare, di cambiamento che donasse nuova speranza. Così, 80 anni fa, è nata l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Un progetto ambizioso, fondato su un unico principio: mantenere la pace e la sicurezza internazionale.

Oggi, a ottant’anni dalla prima firma, l’ONU si trova ad affrontare un momento difficile. C’è chi ne mette in dubbio l’efficacia, chi la considera un organismo incapace di incidere davvero sulle crisi internazionali. Eppure, come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’ONU resta un punto di riferimento imprescindibile per la comunità internazionale:

« L’ONU non è un superfluo orpello diplomatico o foro di dibattito fine a sé stesso: da esso dipendono le sorti di una Comunità degli Stati pacificata e cooperativa, realizzando i nobili ideali di quanti ne concepirono l’istituzione dopo le immani tragedie dei due conflitti mondiali nel secolo scorso.

In questa prospettiva, la Repubblica Italiana rimane fortemente determinata a impegnarsi affinché l’ONU evolva in un’organizzazione sempre più capace di rispondere alle crisi e alle sfide della nostra epoca, sostenendo l’iniziativa “UN80” avviata dal Segretario Generale e auspicando una riforma del Consiglio di Sicurezza che lo renda più rappresentativo, responsabile ed efficace»

La nascita dell’ONU

La storia delle Nazioni Unite affonda le sue radici nelle macerie del secondo conflitto mondiale e nel fallimento della Società delle Nazioni, creata dopo la Grande Guerra. Il 26 giugno 1945, a San Francisco, fu approvato lo Statuto delle Nazioni Unite, ma perché entrasse in vigore serviva la ratifica di almeno 50 Paesi, tra cui i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza: Stati Uniti, Regno Unito, Unione Sovietica, Francia e Cina.
Quel traguardo fu segnato il 24 ottobre 1945, quando 51 Paesi firmarono la Carta delle Nazioni Unite. L’Italia, paese sconfitto, ne restò inizialmente esclusa. Solo nel 1947 presentò la domanda di adesione, ma dovette attendere ancora otto anni prima che fosse accolta, a causa del veto dell’Unione Sovietica.

Oggi il numero degli Stati membri si è quasi quadruplicato. Sono 193, i paesi che ne fanno parte, quasi la totalità del pianeta. A questi si aggiungono la Palestina e la Santa Sede, con lo status di osservatori permanenti.

La sua organizzazione

L’ONU si regge su cinque organi principali: l’Assemblea Generale, il Consiglio di Sicurezza, il Consiglio Economico e Sociale, la Corte Internazionale di Giustizia e il Segretariato.
Tra questi, il più discusso resta il Consiglio di Sicurezza, composto da 15 membri: 5 sono permanenti con diritto di veto e 10 vengono eletti ogni due anni. È qui che si prendono le decisioni più importanti, ma, sempre qui , il potere di veto spesso paralizza l’azione dell’organizzazione di fronte alle crisi più gravi.

E’ certo però che a reggere l’intera struttura delle Nazioni Unite non sono solo i suoi organi, ma i valori su cui è fondata: la pace, la cooperazione, lo sviluppo e la tutela dei diritti umani. Valori oggi messi alla prova.


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