29.05.2025
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«Non è stato il marito a ucciderla, ma lui sa chi sono i killer». Al vaglio le testimonianze dei sanitari


All’indomani della rivelazione del Il Piccolo sulle considerazioni della pm sul caso Resinovich, ad essere arrabbiato non è il vedovo della vittima, Sebastiano Visintin, su cui si addensano i sospetti di omicidio, ma Claudio Sterpin, di 83 anni, con il quale Liliana avrebbe avuto intenzione di andare a vivere. «Sono in ebollizione da tre anni». Perché? «Perché l’ho detto tre anni fa: non credo l’artefice sia stato Sebastiano, non credo sia stato lui ad ucciderla ma lui sa benissimo chi è stato».

Si sono persi tre anni? «Grazie alla Procura di allora; l’ho detto e lo dirò ancora». E’ stato «un lavoro premeditato e fatto da più persone».

Per Sterpin, Visintin «sa benissimo chi è stato, lo abbiamo detto sia Sergio (Resinovich, ndr) che io. Lui sa tutto, compreso il posto dove è stato tenuto il corpo di Liliana e chi l’ha portata» nel boschetto dell’ex OPP «la mattina del 4 gennaio. Fosse rimasto solo due giorni e una notte lì i cinghiali lo avrebbero sfigurato».

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La possibile testimonianza dei sanitari 

Sterpin non crede alla ipotesi della antropologa forense Cristina Cattaneo la quale nella perizia sua e di altri, sostiene che Liliana sia stata uccisa la stessa mattina della scomparsa, il 14 dicembre 2021, e il corpo abbandonato nel boschetto dell’OPP, dove sarebbe stato trovato il 5 dicembre 2025. «Non vengano a raccontarmi che in venti giorni nulla è accaduto»; in poche ore «i cinghiali che lì pullulano l’avrebbero sfigurata e spolpata. Per me hanno portato lì il corpo due o tre ore prima. L’ho detto alla polizia il 15 dicembre 2021, quando mi sono presentato spontaneamente in questura. Se non l’ho detto lì l’ho detto subito dopo il ritrovamento».

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Visintin che fine ha fatto?

Visintin ha postato fino a ieri altre foto che lo ritraggono con Liliana, poi ha smesso quando Il Piccolo ha riportato che la pm titolare dell’inchiesta (in cui è unico indagato), Ilaria Iozzi, è convinta che sia stato lui a uccidere Liliana. Lo ha scritto nella richiesta di incidente probatorio, fatta per ascoltare proprio Sterpin. Ed ha smesso di rispondere al telefono; i suoi legali non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Prudenza anche da parte dell’avv. Nicodemo Gentile, che assiste Sergio Resinovich, fratello di Liliana. «Questa ipotesi e i nuovi dettagli emersi sono assolutamente neutri: non ci esaltano e non ci scoraggiano». E’ «solo di un capo di imputazione che in una indagine per omicidio partita da poco è elemento provvisorio che può cambiare in base agli sviluppi delle indagini; va contemperato con una presunzione di non colpevolezza da riconoscere a un indagato». Intanto, alla luce di quanto avvenuto, potrebbero essere valutate diversamente le testimonianze di alcuni sanitari che lavorano nel parco di San Giovanni di Trieste dove fu trovato il corpo. Questi avevano sostenuto di aver visto un uomo aggirarsi nella zona nei giorni precedenti alla scoperta del cadavere. Una testimonianza in particolare parlava di un signore con barba bianca, abiti scuri e una torcia accesa, che camminava all’alba del 5 gennaio nell’area. Testimonianze formalizzate dagli investigatori ma, almeno nella prima fase delle indagini, giudicate non rilevanti. 

I legali di Visintin si oppongono

«Nessuna dichiarazione per quanto riguarda il capo d’imputazione provvisorio, pur ‘sorpresi’ di non conoscere quali gli ulteriori e così certi elementi che abbiano portato la Procura a formulare un capo d’imputazione così specifico e dettagliato». Lo scrivono in una nota gli avvocati Paolo e Alice Bevilacqua, legali di Sebastiano Visintin che, per quanto riguarda la richiesta di incidente probatorio richiesto dalla Procura per la testimonianza Sterpin rendono noto di aver «fatto le deduzioni opponendoci, in quanto non teste chiave sul contesto omicidiario, e perché le sue documentazioni di salute non sono certificate». Il tema «più importante resta la nostra riserva di incidente probatorio che in settimana scioglieremo per quanto riguarda il fondamentale tema scientifico!!», conclude la nota. 

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