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«Nomine di Sangiuliano? Manca equilibrio di genere, le perfezionerò». E Specchia rifiuta la candidatura


Abbracci e congratulazioni in Transatlantico per il neoministro della Cultura, Alessandro Giuli, arrivato in anticipo per il question time di oggi insieme al sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi. A salutarlo, oltre a rappresentanti di Fratelli d’Italia e il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, anche la sorella Antonella, addetta stampa di Fratelli d’Italia. Un saluto anche da parte di Laura Boldrini, ex presidente della Camera, che gli ha chiesto di comportarsi «almeno degnamente», e del leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. 

Le nomine di Sangiuliano

«Non mi sento affatto offeso dalle scelte fatte dell’ex ministro Sangiuliano che mi ha preceduto». Così Giuli alla Camera rispondendo a una interrogazione di Iv sulla recente nomina dei componenti della commissione ministeriale per la concessione di contributi per progetti cinematografici da parte dell’ex ministro Sangiuliano. Sulla commissione cinema «per primo al mio insediamento mi sono posto i medesimi interrogativi degli interroganti, traendone però conclusioni diverse», ha aggiunto Giuli.

«Con il decreto ministeriale è stata disposta la nomina di 15 personalità e non 18 della commissione di esperti» che andranno a formare la commissione cinema: si tratta di «15 esperti di comprovata esperienza e curricula di alto livello: cito tra tutti quello di Paolo Mereghetti, tutt’altro che identificabile come cliente del ministro Sangiuliano», ha spiegato il neo ministro della Cultura. 

Il decreto di nomina dei componenti della commissione cinema del Mic «andrà perfezionato e verrà arricchito» secondo alcuni criteri, tra cui quello «del rispetto dell’equilibrio di genere sul quale è mio intendimento intervenire», ha sottolineato Giuli. Giuli ha detto di aver notato come «gli interroganti, pur solerti nella ricerca di carenze di presunti criteri soggettivi dei 15 esperti designati, non abbiano al contrario tenuto a rilevare il mancato rispetto dell’equilibrio di genere, questo sì reale». A tal riguardo, ha aggiunto il ministro, «è mio intendimento intervenire su tale profilo, trattandosi per altro di un criterio espressamente previsto ai fini della composizione della commissione di esperti». «Ricordo agli onorevoli interroganti e all’Aula che il decreto non ha ancora perfezionato il proprio iter: è quindi suscettibile di integrazioni e verrà senz’altro modificato e arricchito secondo i canoni di autorevolezza professionale e scientifica che ne hanno ispirato l’origine», ha concluso Giuli. 

Specchia rifiuta la candidatura alla Commissione cinema

Francesco Specchia, inviato e critico di Libero, indicato come membro della Commissione per il finanziamento dei film di interesse culturale, non accetta la proposta oggetto del decreto «last minute» dell’ex ministro Sangiuliano e si sfila dall’organismo selettivo del ministero. «Constatata la mole di lavoro che prevede l’attività di commissione di cui ho avuto contezza solo ora che sarebbe in contrasto con le mie quotidiane mansioni di inviato, e per lasciare il posto al necessario riequilibrio di genere evocato giustamente dal nuovo ministro della Cultura Giuli, rimetto la proposta di incarico di questa commissione» annuncia.

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