16.05.2025
12 Street, Rome City, Italy
Politics

no di Lega e M5S contro, FdI si astiene su Orban. E il Pd si divide


Non è durata molto l’unità dimostrata dagli europarlamentari italiani nel voto di ieri per il bis di Roberta Metsola. Perché meno di 24 ore dopo, ecco che a Strasburgo si torna a dividersi sul nodo che più di tutti spacca trasversalmente maggioranza e opposizione anche a Roma, il sostegno all’Ucraina. Con la Lega e M5s che votano contro, Fratelli d’Italia e Forza Italia che si astengono su una parte del documento e divisioni anche nel Pd con due astenuti: Cecilia Strada e Marco Tarquinio. 

Nomine Ue, Meloni e von der Leyen sul filo. Conservatori distanti ma segnali di disgelo

Il testo alla fine passa con 495 sì, 137 no e 47 astensioni. Come già avvenuto altre volte in occasione di voti su Kiev, centrodestra e centrosinistra in Europa non marciano uniti, proprio come in patria. La Lega si schiera per il no, FdI e FI invece nel provvedimento finale votano a favore, ma si astengono su un passaggio delicato, su cui il governo italiano si era mantenuto cauto: quello in cui si afferma che il Parlamento europeo «sostiene fermamente l’eliminazione delle restrizioni all’uso dei sistemi di armi occidentali forniti all’Ucraina contro obiettivi militari sul territorio russo». In altre parole, la possibilità che Kiev utilizzi le armi ricevute dagli alleati per uno scopo non solo difensivo, ma per colpire obiettivi su suolo russo. 

Vannacci arriva in ritardo, Salis si porta i genitori: il debutto degli italiani all’Europarlamento. Tridico: «Scusi, dov’è il bar?»

Le defezioni

Per il no nel voto finale, invece, si esprime pure la sinistra, compresi i Cinquestelle che fanno parte di The Left. Mentre il Pd vota a favore, con l’eccezione di Strada e Tarquinio. «Che però sono due indipendenti», ci tengono a sottolineare i colleghi del gruppo, quasi a marcare le distanze. Non ha votato a causa di problema tecnico con la scheda di voto Lucia Annunziata, anche lei eletta nel Pd.

L’altra spaccatura avviene nel passaggio in cui si fa riferimento al premier ungherese Viktor Orban, animatore del gruppo dei Patrioti, e si chiede di condannare la sua visita alla Federazione russa in veste di presidente di turno del Consiglio Ue. Parole su cui la delegazione di FdI si sfila. «Fratelli d’Italia ha votato a favore della risoluzione sul supporto all’Ucraina, ribadendo il proprio sostegno a Kiev e al popolo ucraino», spiega il meloniano alla guida della pattuglia Ue Carlo Fidanza. «Quanto al paragrafo relativo alle iniziative del primo ministro ungherese Orban, pur avendole già giudicate in maniera critica nei giorni scorsi, abbiamo votato contro la prima parte che conteneva un attacco strumentale al governo ungherese che nulla ha a che fare con le sorti dell’Ucraina. Coerentemente con questa impostazione abbiamo sostenuto le parti riguardanti il piano di Pace di Kiev e l’auspicio che la stessa Ungheria sblocchi i finanziamenti in favore dell’Ucraina».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]