15.05.2025
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«No alla carne rossa, meglio pasta e fagioli. Pesce 3-4 volte a settimana»


Laura Di Renzo, direttore della scuola di specializzazione in Scienza dell’alimentazione e preside della facoltà di Farmacia dell’Università Tor Vergata di Roma, va dritta al punto: “Dobbiamo trovare un modo per cui l’accesso di cibo di qualità sia garantito per tutti”.

Quali cibi sono da evitare?
“Gli alimenti in assoluto pericolosi se consumati troppo sono i cosiddetti ultraprocessati, cioè tutti quegli alimenti composti da parti originari di un prodotto. Per esempio, mentre le patatine fritte possono essere consumate con moderazione, bisogna invece fare attenzione alle finte patatine: tra gli ingredienti indicati sull’etichetta ritroviamo infatti l’amido di patata, addensanti, edulcoranti, aromi, ma non la patata”.

Ma qual è la dose consentita?
“Il limite può essere di una volta a settimana, in modo tale che diamo tempo all’organismo di smaltire gli effetti tossici del prodotto”.

Con la pasta si va sul sicuro?
“No. Va bene la pasta da grano 100 per cento italiano, essiccata a temperatura ambiente. Se da produzione biologica ancora meglio”.

Prezzo diverso, però.
“La pasta di grano non Ue, gialla asciugata veloce, viene pagata circa un euro a pacchetto, quella biologica costa almeno 3,50. La qualità al momento costa di più”.

Cosa preferire per una dieta sana?
“Bisogna arrivare a consumare 30-35 grammi di fibre al giorno, che corrispondono a circa un chilo tra frutta e verdura fresca, tutti i giorni a persona. Oggi purtroppo siamo invece a un consumo medio sotto i 400 grammi”.

Mangiare bene non è per tutte le tasche, però.
“Sì, in questo momento storico il prezzo è elevato: la frutta e la verdura biologici costano intorno ai 6 euro al chilo. Anche la frutta convenzionale che si compra nei mercati è arrivata intorno ai 4 euro al chilo. Bisognerebbe muoversi verso un profitto etico, ovvero trovare dei sistemi tali per cui il produttore che produce in qualità abbia una sorta di premialità, per esempio con una defiscalizzazione”.

E la carne?
“La carne rossa fa molto male, rientra nella lista di alimenti che dovremmo evitare. Per chi non riesce a rinunciare, si può consumare una volta ogni 15 giorni, purché provenga da allevamenti di razze italiane, perché sono meno grasse. Un piatto di pasta e fagioli è comunque più sano e salutare per noi e per l’ambiente rispetto ad una bistecca”.

Alimenti consigliati?
“Il pesce, specialmente quello del nostro mare, di paranza, dalle acciughe allo sgombro, costa poco e fa bene; va consumato tre-4 volte a settimana. E poi le uova, anche per gli anziani che hanno bisogno di proteine e per i bambini in fase di crescita, costano poco e sono uno degli alimenti più completi che possiamo trovare. Ne possiamo consumare anche 5 a settimana”.

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