03.12.2025
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Economy

nel cedolino tredicesima e bonus importo aggiuntivo


Nessuna sorpresa in arrivo per i pensionati: il rateo di dicembre 2025 non conterrà alcun conguaglio sulla rivalutazione degli assegni Inps. Nella specifica del cedolino del prossimo mese pubblicato dall’ente previdenziale, non se ne fa riferimento.

Questo significa che al momento è confermata allo 0,8% la percentuale di perequazione definitiva per il 2025 sulle pensioni fino a quattro volte il minimo, esattamente la stessa applicata in via provvisoria da gennaio. Quindi niente conguaglio. Il motivo è semplice: non essendoci differenze tra indice provvisorio e quello definitivo, non ci sono arretrati da liquidare né ricalcoli da effettuare.

Molti attendevano di capire se, come avvenuto in altri anni, sarebbe arrivato il conguaglio di fine esercizio. La risposta è negativa. L’adeguamento applicato a inizio 2025 resta l’unico valido; eventuali scostamenti legati ai dati Istat, qualora emergessero, sarebbero gestiti nel 2026. La rata di dicembre — comprendente la tredicesima — non subirà dunque variazioni.

Pensioni, i pagamenti di dicembre

L’Inps ha contestualmente aggiornato il calendario dei pagamenti: la mensilità di dicembre sarà disponibile dal 1° dicembre, primo giorno bancabile. Fa eccezione come sempre il mese di gennaio: il rateo del 2026 sarà erogato dal 3 gennaio per chi riscuote presso Poste Italiane e dal 5 gennaio per chi si affida agli istituti bancari.

Resta in vigore il limite ai pagamenti in contanti, consentiti solo per importi fino a 1.000 euro netti. In caso di superamento della soglia, è obbligatorio indicare un conto corrente o altro strumento di accredito tramite il servizio online “Cambiare le coordinate di accredito della pensione”.

Come previsto, sul rateo di dicembre non vengono applicate le addizionali regionali e comunali, che saranno trattenute da gennaio a novembre 2026.

Quattordicesima e importo aggiuntivo

Con la mensilità di dicembre 2025 viene inoltre corrisposta la quattordicesima destinata alla seconda platea dell’anno: ne hanno diritto i pensionati che compiono 64 anni nel secondo semestre 2025 e coloro che hanno maturato il requisito anagrafico ma sono andati in pensione quest’anno. Il pagamento avviene in via provvisoria, in attesa dei controlli reddituali.
Chi ritiene di averne diritto e non la riceve può presentare domanda di ricostituzione online o rivolgersi ai patronati.

Assieme alla quattordicesima viene erogato anche l’importo aggiuntivo di 154,94 euro, previsto dalla legge 388/2000, anch’esso in via provvisoria fino agli accertamenti definitivi.

Dichiarazioni fiscali e conguagli 730 ancora in corso

Anche a dicembre proseguono le operazioni legate ai modelli 730 rettificativi o integrativi per i pensionati che hanno scelto l’INPS come sostituto d’imposta. Sulla rata mensile potranno quindi comparire:

  • rimborsi, se il contribuente risulta a credito;
  • trattenute, in caso di debito non recuperato entro novembre.


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