Referendum, alla chiusura delle urne i primi dati sull’affluenza parlano del 28%. Il quorum, necessario per la validità del voto, è fissato al 50% più uno degli aventi diritto. Secondo questi dati, dunque, il quoru, appare non raggiunto.
Per fare un paragone: al referendum abrogativo sull’acqua del 2011, quando si arrivò a un’affluenza finale del 57%, alle ore 12 si registrava l’11,6%, alle 19 il 30,3% e alle 22 il 41,1%. Anche in quel caso si votò su due giorni, con cinque quesiti sottoposti ai cittadini. È stato l’ultimo referendum in cui il quorum è stato raggiunto.
Per quanto riguarda quest’anno, se il trend dovesse essere confermato anche nei prossimi dati ufficiali sull’affluenza, il quorum potrebbe non venire raggiunto.
A pesare sicuramente la presa di posizione di governo e maggioranza, che hanno invitato i cittadini all’astensione. Ma anche il periodo dell’anno in cui il referendum è stato fissato, che comprende la seconda domenica di giugno, in cui il forte caldo spinge molti italiani a lasciare le città di residenza.
Gli scenari
I seggi elettorali per i cinque referendum su lavoro e cittadinanza sono stati aperti domenica alle 7 e si è potuto votare anche lunedì 8 giugno dalle 7 alle 15.
I cinque quesiti
Quattro dei quesiti, promossi dalla Cgil, riguardano la disciplina del lavoro. Il quinto quesito è sulla cittadinanza ed è promosso da un Comitato formato da centinaia di associazioni e presieduto da Riccardo Magi, Sonny Olumati e Deepika Salhan.
Per quel che riguarda i referendum sul lavoro, nel dettaglio gli italiani dovranno scegliere tra le seguenti opzioni. 1) «Contratto di lavoro a tutele crescenti — Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione». Si tratta di una disciplina introdotta dal Jobs Act: nelle imprese con più di 15 dipendenti il lavoratore licenziato illegittimamente non ha diritto al reintegro. Con l’abrogazione di questa disposizione sarebbe possibile il reintegro.
2) «Piccole imprese — Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale». Attualmente in caso di licenziamento illegittimo il risarcimento non può superare le sei mensilità. Con l’abrogazione parziale di queste disposizioni sarà possibile superare le sei mensilità di indennità.
3) «Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi». Il referendum mira a reintrodurre l’obbligo di causale specifica per i contratti di lavoro inferiore a 12 mesi, di fatto con una maggiore tutela per i precari.
4) «Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici. Abrogazione». Si tratta di una questione legata alla sicurezza sul lavoro, con un ampliamento delle responsabilità dell’azienda per incidenti sul lavoro.
Per quel che riguarda la cittadinanza, il quesito è il seguente: «Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana». Il dimezzamento dei tempi renderebbe più veloce la concessione della cittadinanza a chi ne ha già diritto, una questione che riguarda almeno 2,3 milioni di persone in Italia.
Per la prima volta è ammesso il voto per i fuori sede. Può votare in un comune diverso da quello di residenza chi per motivi di studio, lavoro o cure mediche è domiciliato da almeno tre mesi in un’altra provincia e ne ha fatto richiesta entro il 5 maggio. Dall’estero possono invece votare gli elettori iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) e gli italiani temporaneamente all’estero per almeno tre mesi per lavoro, studio o cure mediche, e i familiari con essi conviventi all’estero, che ne hanno fatto richiesta entro il 7 maggio.
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