22.11.2025
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Politics

Napoli, il Berlusconi day “scalda” le Regionali. Palco unitario a sinistra


Tutti insieme appassionatamente. Non accade mai ma stavolta, sentendo profumo di vittoria di Roberto Fico ma chissà e infatti grandi toccate pubbliche ai cornetti rossi della scaramanzia, Schlein, Conte e gli altri leader del centrosinistra (con tanto di Vincenzo De Luca, ingombrante ma molto elettoralmente determinante) sono insieme sul palco a Napoli per la chiusura della campagna per le Regionali di domenica e lunedì. «Ora vinciamo in Campania e poi vinciamo alle Politiche», questo il grido di battaglia lanciato ieri da Elly e dagli altri.

LA DATA

Intanto però, per mobilitare fino alla fine sulle Regionali, per inaugurare la campagna referendaria per la consultazione sulla giustizia, per ribadire che senza garantismo non può esserci democrazia, Antonio Tajani riunisce Forza Italia oggi a Napoli — ma altre iniziative ci saranno a Roma, a Milano e in altre città — nell’albergo Royal Continental che è contiguo al famoso Hotel Vesuvio dove Berlusconi soggiornava nelle trionfali visite sul Golfo. Sarà una sorta di Silvio Day, o meglio una kermesse contro la giustizia negata in un giorno molto particolare. Racconta Tajani: «Il 21 novembre del ‘94, dalla procura di Milano arrivò al Corriere della sera la notizia che Berlusconi stava per avere un invito di comparizione. La notizia dell’indagine arrivò, cosa gravissima, prima a un giornale che all’interessato. E l’indomani, il Corriere sparò la notizia». Così cominciò il calvario giudiziario del Cavaliere, e l’inizio della fine del suo primo governo, proprio mentre Berlusconi era a Napoli per un summit mondiale sulla criminalità. «Non ci credo, non è possibile, questi sono matti», così il Cavaliere accolse — a detta dei presenti — la notizia. Fu un giorno nero, dicono ora i forzisti, e va ricordato molto bene perché la storia non si ripeta più e i cittadini, non solo i politici, possano sentirsi liberi di non subire persecuzioni a vanvera. «Andrebbe istituita nel calendario civile italiano — dice Tajani — la Giornata del 21 novembre come data fondamentale per la giustizia giusta».

IL FUTURO

Insomma da Napoli, come dice Fulvio Martusciello, leader campano di Forza Italia, «partì uno dei momenti più traumatici per il rapporto tra politica e giustizia. E oggi con la riforma Nordio, molto voluta da Tajani, si spera di cominciare a non vedere più ciò che si è visto in passato». Questa città — dicono gli azzurri che in Campania stanno spingendo per essere il primo partito del centrodestra, superando FdI e anche la battaglia garantista può aiutare — sarà la capitale di un messaggio chiaro: la giustizia deve essere terza, rapida, rispettosa delle persone. «È la battaglia di Forza Italia da trent’anni, ed è la battaglia che dedichiamo a Berlusconi», osserva Tajani. Ci saranno i filmati dei trionfi del Cavaliere, il Menomalechesilvio c’è, le bandiere. Ma soprattutto la sfilata delle vittime della cattiva giustizia, a cominciare dalla moglie di Enzo Tortora, Francesca Scopelliti, e poi gli altri: il calciatore Michele Padovano, giocatore anche del Napoli oltre che della Juve, arrestato per spaccio nel 2006 e assolto dopo una «persecuzione» di diciassette anni, e altri che hanno patito una sorte analoga. Ci saranno Roberto Racinaro, Angelo Massaro, Giuseppe Gulotta, Caterina Battista.E mentre al Royal Continental oggi si terrà questa kermesse azzurra, a due passi dall’albergone — al Circolo Canottieri Napoli — si riunirà un pezzo di borghesia napoletana insieme al sindaco Manfredi e a Fico, e gli interventi di docenti universitari importanti come il medico Michele Santangelo cercheranno di dare l’ultima spinta per alla vittoria del centrosinistra. Previsti scongiuri anche lì.


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