Il fondo garanzia prima casa si destini prioritariamente non più alle «giovani coppie» ma alle «giovani coppie under 30 che hanno progetto di vita finalizzata al matrimonio». Lo prevede un emendamento alla manovra di Forza Italia a prima firma di Roberto Pella.
Attualmente la misura per la concessione di garanzie su mutui sulla prima abitazione è concessa nella misura massima del 50 per cento «con priorità per l’accesso al credito da parte delle giovani coppie o dei nuclei familiari monogenitoriali con figli minori».
Congedo parentale, da gennaio 2025 tre mesi di pagamenti maggiorati: ecco di quanto. Ipotesi obbligo di 5 obbligatori per i papà
Mutui prima casa, la proroga in arrivo
Ad oggi il Fondo Prima Casa è rivolto a tutti i cittadini che, alla data di presentazione della domanda di mutuo per l’acquisto della prima casa, non siano proprietari di altri immobili a uso abitativo (anche all’estero), salvo il caso in cui il mutuatario abbia acquisito la proprietà per successione causa morte, anche in comunione con altro successore, e che siano ceduti in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. L’ammontare del finanziamento non deve essere superiore a 250.000 euro.
Il Fondo prevede una garanzia pubblica del 50%. Alle seguenti categorie è riconosciuta la priorità nell’accesso al beneficio del Fondo e l’applicazione di un tasso effettivo globale non superiore al tasso effettivo globale medio (TEGM) pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’Economie e delle Finanze:
- giovani coppie coniugate ovvero conviventi more uxorio che abbiano costituito nucleo da almeno due anni;
- nuclei familiari monogenitoriali con figli minori conviventi;
- conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari comunque denominati;
- giovani di età inferiore a 36.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leave feedback about this