25.05.2025
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Economy

multe più soft per chi si mette in regola. Cosa cambia? Pagamento solo del dovuto senza oneri


Una boccata di ossigeno attende i contribuenti al rientro delle vacanze. A partire dal primo settembre il Fisco sarà meno severo. Scatta infatti il mese prossimo lo scudo anti-sanzioni. Calano inoltre gli importi delle multe per chi, sempre dopo il primo settembre, commetterà violazioni. Le novità in arrivo rientrano nel pacchetto di modifiche previsto dalla riforma fiscale. Più nel dettaglio, il decreto legislativo 87/2024 attuativo della delega fiscale sui principi e i criteri di revisione del sistema sanzionatorio tributario, amministrativo e penale, stabilisce che i contribuenti che dal primo settembre si allineeranno alle circolari delle Entrate entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione, presentando una dichiarazione integrativa e versando l’imposta dovuta, non incorreranno in sanzioni.

LO SCOPO

La depenalizzazione apre quindi le porte a ravvedimenti operosi scarichi di sanzioni per le violazioni per così dire involontarie, ovvero quelle violazioni dovute a interpretazioni difformi dei contribuenti rispetto a quelle fornite con i documenti di prassi – circolari, pareri e interpelli – dall’Agenzia delle Entrate. E ancora. La norma, così recita la legge, «opera a patto che la teorica violazione commessa dal contribuente sia dipesa da obiettive condizioni d’incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria». Infine, il comportamento tenuto dal contribuente diventerà scorretto solo una volta resa nota l’interpretazione del fisco con la pubblicazione di un documento di prassi, che come detto potrebbe essere anche solo una circolare.

Una volta pubblicato il documento scatta il conteggio dei sessanta giorni entro i quali il contribuente è chiamato a mettersi in regola con il Fisco. L’altra grande novità in arrivo a settembre, anche questa molto attesa dai contribuenti, riguarda la rimodulazione delle sanzioni tributarie, che dal primo settembre diventano più miti per i trasgressori.

IL MECCANISMO

Tuttavia le nuove sanzioni si applicheranno solo alle violazioni commesse dal primo settembre in avanti, mentre per quelle che risalgono a prima restano in vigore le vecchie tariffe, decisamente meno favorevoli per i trasgressori. Inizia così un periodo di transizione che durerà circa cinque anni. Intanto il Fisco si prepara a chiudere l’ombrellone. Il 4 settembre si conclude ufficialmente la tregua estiva, che ha visto interrompersi l’invio di comunicazioni e cartelle, anche se va detto che quest’anno la tregua non è stata rispettata da tutte le agenzie territoriali, come denunciato dalle associazioni dei tributaristi nei giorni scorsi. L’Uncat, l’Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi, è venuta a conoscenza di contribuenti a cui sono continuate ad arrivare notifiche di comunicazioni e inviti anche durante la settimana di Ferragosto.

LE VERIFICHE

Insomma, tra pochi giorni riprenderanno i soliti controlli fiscali, con tanto di comunicazioni sulle posizioni di irregolarità. Entro venerdì 30 agosto sono chiamati poi alla casa i contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale, o più semplicemente Isa. Questa particolare scadenza riguarda quei contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli Isa e che hanno dichiarato un fatturato non superiore al limite stabilito, ma che non hanno versato al Fisco quanto dovuto alla fine di luglio.

Infatti, i contribuenti che hanno saltato la scadenza del 31 luglio possono effettuare i pagamenti entro il trentesimo giorno successivo a patto che si facciano carico di una maggiorazione degli importi a debito dello 0,40%.

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