Dopo Moody’s, anche l’agenzia di rating Dbrs ha alzato il giudizio su Mps portandolo da a BBB da BBB(low). La decisione tiene conto anche della conclusione con successo dell’Opas su Mediobanca con la creazione di un nuovo gruppo bancario più grande e diversificato, sostenuto dalla forza dei due brand, e con un totale attivi di circa 230 miliardi di euro a fine giugno di quest’anno. Intanto ieri il consiglio di amministrazione dell’istituto senese si è riunito nel tardo pomeriggio per approvare la rosa di undici candidati che formeranno il nuovo board di Piazzetta Cuccia. La lista verrà ufficializzata oggi, termine ultimo per il deposito, con un comunicato. La riunione, che si è protratta in serata, è stata preceduta da quella del comitato nomine che, assistito dall’head hunter Korn Ferry, ha messo a punto la sua proposta tenendo conto sia delle quote rosa, che dell’adeguatezza e complementarietà delle competenze professionali.
I NOMI
La lista si aprirà con i nomi di Vittorio Grilli e Alessandro Melzi d’Eril, candidati il primo alla presidenza, il secondo ad amministratore delegato. Grilli, ex ministro del Tesoro nel governo di Mario Monti, potrà far sentire il suo peso di banchiere d’affari, affinato alla guida delle attività europee di Jp Morgan. Melzi d’Eril porta una solida competenza manageriale, maturata in Clessidra e in Anima Holding, di cui è da anni amministratore delegato, con un focus sull’asset e il wealth management. Sull’operazione ieri è intervenuto anche l’ad del Monte Luigi Lovaglio. «La diversità è la vera forza di questa combinazione», ha ribadito al podcast «Quello che i soldi non dicono»
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