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Dai sindaci Pd a Conte, nel campo largo in molti provano a trasformare l’ordine pubblico e la sicurezza in un tema di opposizione


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Il focus delle opposizioni si è spostato sulla sicurezza. Da Conte ai riformisti, fino ai sindaci dem, l’ordine pubblico e la sicurezza diventano un nuovo terreno di battaglia. Con l’aumento di stupri, violenze e baby gang, molti amministratori locali del Pd sollecitano la segretaria Elly Schlein, temendo che il partito risulti poco incisivo su un tema che, giorno dopo giorno, pesa sempre di più anche sul piano elettorale. “La sinistra non lasci il tema della sicurezza alla destra e lo assuma come priorità”, scrive sui suoi social l’eurodeputato dem Stefano Bonaccini, che attacca il governo: “Chi governa da tre anni spieghi perché non respinge i delinquenti, perché ha speso un miliardo in Albania per un centro vuoto, perché le città sono meno sicure e perché sono state tolte ai Comuni le risorse per l’integrazione”. Un sentimento analogo si è diffuso anche tra gli alleati. Giuseppe Conte, infatti, da qualche settimana ha cambiato tono, nel tentativo, secondo alcuni, di intercettare una fascia di elettorato più centrale. Venerdì scorso il presidente M5s ha attribuito a Giorgia Meloni i dati sui furti, scippi e carenze di organico, inserendosi nel dibattito sul tema della sicurezza, alzato qualche settimana fa dalla sindaca di Genova Silvia Salis. Proprio la prima cittadina del capoluogo ligure ospite di Lilli Gruber aveva dichiarato: “Il governo Meloni ha fatto campagna elettorale sulla sicurezza, ma non ha stanziato nessun fondo né per le forze di polizia, né per quella locale, che negli ultimi 13 anni ha perso 12.000 unità”. Affermazioni che non sono passate inosservate e che hanno visto la replica della premier. Meloni lo scorso venerdì sui suoi social aveva fatto un lungo post in cui elencava le misure attuate dal governo per la sicurezza, per rimediare a “decenni di lassismo e sottovalutazioni” aveva tuonato la premier. Post che però non ha frenato le opposizioni, soprattutto Giuseppe Conte, che proprio oggi ha lanciato la sfida: bisogna “sfidare il governo con proposte” chiedendo “procedibilità d’ufficio per scippo e altri reati odiosi per cui oggi c’è la querela di parte” e propone di “destinare il miliardo buttato sull’Albania in un fondo per la sicurezza dei comuni” auspicando che vi sia una “convergenza di tutte le forze progressiste”. L’ex premier insiste e attacca anche la riforma Nordio: “sono arrivati a fare una legge per cui prima di arrestarti ti devono avvisare.

L’hanno fatta per evitare le manette a politici e colletti bianchi, ma gli è sfuggita di mano. A Venezia 22 borseggiatrici sono scappate perché avvisate dell’arresto: ora tutta questa gente grazie al governo potrà sentirsi impunita”.


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