La Spagna si appresta a giocare la semifinale di Euro 2024 contro la Francia, ma è guerra tra i media iberici e il capitano delle Furie Rosse, Alvaro Morata. A difenderlo ci ha pensato la moglie (e madre dei suoi quattro figli) Alice Campello. Che su Instagram ha detto: «Odio fare la vittima e sollevare altre polemiche – ha scritto nel primo messaggio – ma questa cosa non mi sembra normale neanche lontanamente, mi dispiace. È normale? L’unica cosa che considero di basso livello è essere giornalista, aver studiato per quello e scrivere un titolo del genere quando la Spagna è a un giorno dalla semifinale. Mi stupisce che invece di incoraggiare un giocatore della vostra nazionale passate il tempo cercando di abbatterlo. Come pensate che una persona possa dare il massimo per il proprio paese quando sente che non si crede in lui?».
E ancora: «Senza dimenticare che questi giocatori hanno una madre, un padre, una moglie e dei figli che leggono queste atrocità gratuite.
Questa del giornale è un semplice esempio delle mille quotidiane. Prima di parlare, dobbiamo pensare a come farebbe sentire noi stessi quello che stiamo facendo. Ognuno è libero di dire quello che pensa, ma senza offendere. I colori variano a seconda dei gusti, ma bisogna sempre avere rispetto se vogliamo rispetto».
Cosa è successo?
Ma cosa è successo tra Morata e i media spagnoli? L’attaccante, obiettivo del Milan, si è lamentato delle critiche: «Probabilmente lascerò la Nazionale dopo gli Europei, qui mi è molto difficile essere felice. In Spagna non c’è rispetto per niente e nessuno», in estrema sintesi il suo pensiero. Parole che hanno spinto «El Confidencial» a pubblicare un editoriale dal titolo «Morata, un capitano che mette in imbarazzo la Spagna e non solo per il suo scarso livello agli Europei». Da qui lo sfogo di Alice Campello. Una situazione che ricorda quanto fatto, nel settembre 2014, Federica Riccardo, all’epoca fidanzata (oggi moglie) di Alessio Cerci. L’ex attaccante fece il percorso inverso, dalla serie A alla Liga e lei disse: «Essere il migliore esterno della A delle ultime due stagioni non basta. In Italia si va avanti solo con prestiti, vecchie glorie riciclate, stranieri, giocatori che costano zero. I calciatori più forti se vogliono fare qualcosa di importante devono scappare via. Saluti serie A noi ce ne andiamo nel calcio che conta».
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