«Queste ragazze sono eccezionali». Ma eccezionali veramente, come direbbe Diego Abatantuono. L’Italia rifila un altro 3-0 alla Polonia (come in VNL) e si prende la semifinale dei Mondiali di pallavolo femminile. Sono cinque successi su cinque in Thailandia, mentre la striscia di vittorie consecutive ora è salita a trentaquattro. Ma quanto sono forti le nostre giocatrici? La risposta l’ha data Julio Velasco subito dopo aver sconfitto 25-17 25-21 25-18 la formazione allenata dal ct italiano Stefano Lavarini. «Vincere 3-0 contro una squadra così forte come la Polonia è importante. Le ragazze sono eccezionali, stanno bene, sono concentratissime. Non molliamo mai. Non è perché fanno quel che dico io, ma perché fanno quel che sanno fare».
E cioè giocare una pallavolo meravigliosa. «Il sistema funziona benissimo. Sia noi centrali che in difesa, gli opposti, le bande: tutte fanno benissimo il loro lavoro. Sono contenta di quello che ha fatto il gruppo. Ma adesso viene il bello. Vogliamo arrivare fino in fondo», conferma Sarah Fahr, che ne ha messi 12, l’ultimo quello che ha chiuso la partita. «Ognuno deve cercare di tirare fuori il meglio. Io ho cercato di fare qualcosa in più. Quando ci sono grandi attaccanti, ci vogliono copertura, ricezione e difesa. Non bisogna fare tutto alla perfezione, ma bene quello che si sa fare», spiega Miriam Sylla (7 punti). «Da inizio anno – continua Velasco ai microfoni Rai – dico loro che devono essere autonome e autorevoli in campo: e loro sanno adattarsi alle situazioni e all’avversario. È una squadra completa ed equilibrata in ogni aspetto, questa è la chiave». Il ct ha elogiato il gruppo e fatto i complimenti alla palleggiatrice Orro per la sua regia: «Alessia è stata straordinaria, ha distribuito il gioco benissimo.
Sono orgogliosissimo di queste ragazze, l’ho detto l’anno scorso e lo dico anche quest’anno. Non ho niente da rimproverare a queste ragazze, zero. Dobbiamo essere consapevoli ma umili, rispettando gli avversari. C’è stato un momento in cui la Polonia ci ha messo in difficoltà, ma ne siamo venuti fuori». Quando il gioco si fa duro, sai che c’è una Paola Egonu pronta a martellare. Ieri con una schiacciata di immane potenza (90 km/h, da quasi 3 metri di altezza) ha quasi fatto un buco sul pavimento. «Sono veramente contenta, è merito delle compagne e del duro lavoro, di come spingiamo in allenamento, di come siamo rimasti lì nella partita con la testa», racconta l’opposto azzurro, che arriva a dispiacersi per i soli due errori commessi. «Peccato, potevo anche non sbagliare, ma va bene», sorride Paola, votata Mvp in virtù dei 20 punti segnati. «Il nostro l’abbiamo fatto, per ora. Non vedo l’ora di sapere chi affronteremo. La finale? Solo Dio lo sa, lo scopriremo insieme».
CONTRO BRASILE O FRANCIA
Bisognerà attendere oggi il quarto di finale tra Brasile e Francia (in programma alle 12 italiane) per sapere il nome della prossima avversaria, che affronteremo sabato. Velasco analizza: «Le brasiliane sono considerate le favorite, la Francia ha cambiato molto e sta giocando molto bene: ripeto, sarà comunque difficile. Noi andiamo con grande determinazione e umiltà. Sappiamo di essere forti, ma che ogni partita è una storia a sé. Ho letto il titolo di un’intervista ad Anna Danesi: ‘vinco il Mondiale’. No, non è nella nostra cultura e mentalità. Ai giornalisti dico: non fateci sembrare dei presuntuosi. Non dobbiamo dire ‘noi vinciamo’. Ma che abbiamo fiducia, sì. Gli avversari che incontreremo saranno ancora più forti. Ma vi assicuro che ci batteremo su ogni palla».
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