Forse non siamo preparati, ma è necessario dirlo: il 2025 è agli sgoccioli e qualcuno sta già tirando qualche somma. Nella fattispecie ci ha pensato Lyst, una delle maggiori piattaforme di shopping online, a fare un sunto modaiolo dell’anno appena trascorso dai brand che sono andati per la maggiore ai must have che, ci piacciano o meno, sono stati inevitabili. Passando per i personaggi clue che hanno dettato legge in fatto di stile. Un riepilogo che va fatto per prepararsi al meglio alle tendenze del 2026 (di cui parleremo in un’altra puntata a breve).
Gli accessori
Il 2025 passerà alla storia come l’anno in cui pupazzetti inutili dal prezzo esorbitante hanno popolato le nostre borse: i Labubu, definiti da Lyst la «follia inevitabile» dell’anno agli sgoccioli. E a proposito di follie, la scarpa del desiderio non è stata lo stiletto dal tacco a spillo che potremmo immaginare, ma una semplice infradito firmata The Row, precisamente i Dune sandals dal modico costo di 850 euro.
Per chi non fosse un grande fan del mostrare i piedi, però, le sneakers dell’anno sono state le Prada Collapse, il modello praticamente senza suola, piatto che più piatto non si può. La borsa del desiderio? La Paddington di Chloé: un risultato un po’ inaspettato visto che i modelli che abbiamo visto più in giro erano firmati Coach ma, si sa, le logiche del mercato a volte sono diverse da quello che ci propinano i social a suon di scatti «rubati» dal set de Il Diavolo veste Prada 2. Il brad dell’anno? Chiaramente Miu Miu.
I protagonisti

In un anno in cui il valzer dei direttori creativi è stato talmente importante da farci perdere spesso e volentieri il filo, il Re sembra essere uno e incontrastato: Demna Gvasalia. Suo uno dei debutti più attesi, quello da Gucci dopo il lungo periodo da Balenciaga che aveva plasmato a sua immagine. Debutto avvenuto prima con la collezione «La Famiglia», poi con la pre-fall Generation Gucci che secondo molti ricorda pericolosamente gli anni Novanta di Tom Ford. E’ un successo? Ce lo dirà l’anno che viene.
Per quanto riguarda l’anima modaiola dell’anno però, lo scettro va a Pedro Pascal: l’icona fashion di Hollywood con i suoi look estrosi e fluidi. Lui è l’unico che sul red carpet può spaziare come niente fosse dalla canottiera (a Cannes) alla blusa a pois (a Berlino) passando per una giacca di jacquard, tutto con la stessa nonchalance.
Ma c’è un personaggio che, uscito fuori in modo del tutto estemporaneo, ha rubato la scena per il tempo di una sera: è Kendrick Lamar con indosso un paio di jeans Celine by Hedi Slimane dalla silhouette comunemente definita «a trombetta», un revival degli anni Duemila che ha fruttato alla maison due milioni in media impact value (e alla sottoscritta la possibilità di vendere due paia di jeans vecchissimi su Vinted).

La coppia dell’anno? No, non sono Taylor Swift e Travis Kelce malgrado l’annuncio delle nozze: si tratta di Harry Styles e Zoe Kravitz. Galeotta fu l’estate romana, i pranzi nelle panetterie in centro e il look off duty quanto basta da essere desiderabile. D’altra parte solo i turisti si tirano a lucido per andare a passeggiare in centro e loro, invece, sono ormai dei veri domani d’adozione.
I trend

Clean girl? Quando mai. E il boho chic di cui tanto si era parlato nelle previsioni modaiole? Muto. Nell’anno della reunion musicale dei famigerati fratelli Gallagher la vera tendenza è stata soprannominata da Lyst «Britvasion». Via libera alla resurrezione di Burberry, ai parka e agli stivali di gomma come se fossimo in un perenne remake di Glastonbury (o nella campagna Burberry con protagonisti i Gallagher figli, appunto). Ci sono i — pochi — fortunati che sono riusciti ad aggiudicarsi un biglietto per uno dei concerti più ambiti dell’anno, ma tutti abbiamo indossato almeno una volta una tuta adidas, un parka e un paio di occhiali da sole intonando, magari, Don’t look back in anger.
Poi addolciti dalla reunion dei due fratelli-coltelli, verso fine estate abbiamo ripreso a credere nell’amore incollati alla tv per l’epico finale di The Summer I turned pretty, la fiction di successo planetario tratta dai libri best seller di Jenny Han. Incoronata fiction dell’anno, tutti abbiamo tarato i nostri look di fine estate su quelli della protagonista Lola Tung mentre eravamo intenti a tifare per Conrad o Jeremiah.
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