11.05.2025
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Fashion

Milano Fashion Week/ Il bello di vestire alla Mastroianni


Mare, eleganza, bel vivere italiano nel secondo giorno di Milano Fashion Week uomo. “Vestivamo alla Marcello Mastroianni” potrebbe essere il titolo della collezione Dolce e Gabbana. Una sfilata impeccabile, misurata, sofisticata che ricorda le estati anni 50 in compagnia di Mastroianni, che con il suo charme ha conquistato il mondo. E infatti la collezione si chiama “Italian Beauty”. In una ambientazione minimal trionfa la grande bellezza dell’uomo italiano vestito con buon gusto, artigianalità e sartorialità. C’è un sentore di Gran Tour nella collezione firmata Domenico Dolce e Stefano Gabbana che, come un lungo viaggio estivo, ha come tappe ideali Capri con la Costiera Amalfitana, Portofino con la Riviera Ligure, Venezia con il suo Lido. La rafia intrecciata diventa giacca sartoriale, blouson, camicia, scarpe, borsa; allo stesso modo la pelle viene intrecciata per abiti e accessori. Le righe delle camicie dal collo sciallato e delle polo richiamano le repubbliche marinare. I pantaloni ad anfora con l’orlo al ginocchio donano subito allure. Le camicie e i pantaloni bianchi sono illuminati da rami di corallo e fiori ricamati.

LE ISPIRAZIONI

I colori comprendono il nero Sicilia, il verde foresta, il bordeaux, il bianco, il color cioccolato. Essenzialità negli accessori, dove primeggiano grandi borse, la cintura in primo piano lasciata lunga, niente cravatte, qualche coppola. D’altra parte l’esaltazione della bellezza italiana e dell’artigianalità fa parte del dna del marchio, come dimostra la mostra “Dal cuore alle mani” allestita a Palazzo Reale. E alla fine del mese gli stilisti presenteranno la loro alta moda nel sud della Sardegna. Le note della sfilata riassumono questo inno all’italianità: «La creatività artigianale e sartoriale, che ancora oggi si tramandano di padre in figlio, sono l’unicità di questo Paese». Msgm sceglie il mare per celebrare i primi quindici anni. Massimo Giorgetti racconta la felicità di un marchio «ancora adolescente ma non più bambino, in crescita». Un inno alla spiaggia e al colore che «con la loro energia portano positività». Nella sfilata per la donna e per l’uomo pantaloni over con maglie con vele tricottate, stampe spiritose di marinaretti e cappellini di origami; per lei abiti di maglia di viscosa e seta con motivi di onde, minidress con fiori ricamati, trench da portare con il costume. Colori vitaminici: gialli, verdi, fucsia, blu e arancioni. «È un invito a riflettere sull’oggi, alla ricerca di nuovi orizzonti, nella speranza di un mondo migliore». Eleganza da vivere con leggerezza, osando il turchese. È lo spirito Brioni, maison nata a Roma nel 1945 e oggi nell’orbita di Kering.

IL GUARDAROBA

Un guardaroba estivo disinvolto con pezzi leggeri, discreti, eleganti. E con la novità della palette cromatica che oltre a marroni, grigi, blu e neri, si arricchisce di verde acqua e blu intenso, nuances ispirate ai pittori della Scuola Romana. Ci sono blazer, trench e blouson: volumi fluidi, silhouette naturale e destrutturata. E per la sera la giacca con 16mila baguette applicate a mano, omaggio alla maestria degli artigiani dell’atelier abruzzese di Penne. E infine il duo Jordanluca (al secolo Jordan Bowen e Luca Marchetto) che crea una collezione per lei e per lui tra richiami alla danza e vocazione alla sensualità, due mondi lontani che si fondono in un’unica immagine inquieta e conflittuale. 

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