05.09.2025
12 Street, Rome City, Italy
Economy

Milano accelera con tech e lusso. Oro ancora ai massimi


Mattinata di rimbalzo per le principali Borse europee, con un clima più sereno sul fronte dei titoli di Stato che favorisce acquisti su diversi settori. A Milano il FTSE Mib guadagna circa lo 0,6%, in linea con Francoforte (+0,6%), mentre Parigi si spinge oltre lo 0,8%. Londra cresce attorno allo 0,4% e il paneuropeo Euro Stoxx 50 avanza di quasi lo 0,8%.

La seduta registra una parziale inversione rispetto ai recenti cali che avevano colpito le piazze mondiali, appesantite dalla corsa dei rendimenti obbligazionari: oggi i Btp italiani cedono qualche punto base, portando il decennale al 3,65%, mentre lo spread Btp/Bund scende a 88 punti base, ai minimi da diverse settimane, segnalando il ritorno di fiducia sull’obbligazionario italiano. Sui mercati restano però sotto pressione i bond americani e giapponesi sulle scadenze più lunghe, alimentando prudenza a livello globale.

Piazza Affari brilla grazie a Prysmian (+3,6%), STM (+3%) e Interpump (+2,1%), sostenute dal rafforzamento delle prospettive sul settore tecnologia e industriale. Il comparto lusso vede Moncler protagonista (+2,3%) dopo che Barclays ha rivisto al rialzo le previsioni in chiave cinese, insieme a Brunello Cucinelli (+1,6%) e a Ferrari (+1,5%). La view positiva degli analisti deriva dalle nuove prospettive dei consumi di fascia alta nella Repubblica Popolare.

Tra i titoli difensivi spicca Recordati (+2%) mentre Unicredit si distingue tra le banche (+1%).

Lo scenario macroeconomico è dominato dai dati PMI europei, che restano sopra la soglia espansiva seppure leggermente sotto le attese, e dal persistere dei timori per la solidità dei conti pubblici di molte economie avanzate – Stati Uniti in testa – che tengono alta la volatilità di fondo.

Sul fronte materie prime, l’oro segna un altro massimo storico sopra i 3.600 dollari l’oncia, beneficiando del clima di ricerca di asset rifugio.

Il petrolio WTI, invece, si muove in moderato calo sotto i 65,50 dollari al barile (-0,2%), in linea con il rallentamento della domanda globale e l’assenza di nuovi shock geopolitici.

L’euro risale leggermente sul dollaro a quota 1,165, mentre la forza dei Treasury decennali spinge le divise rifugio. In Asia la seduta si è conclusa in profondo rosso: Tokyo lascia sul terreno quasi l’1%, Shanghai perde oltre l’1% e Hong Kong lo 0,6%, risentendo della pressione sui bond e della correzione di Wall Street della vigilia.

Per Wall Street si prevede un avvio cauto dopo i ribassi di ieri: i future anticipano una lieve reazione positiva ma la cautela resta elevata in attesa dell’avvio dei colloqui sulla presidenza Fed e dei prossimi dati macro Usa.

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