12.05.2025
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«Mi chiedeva cosa fare, aveva il respiro profondo. Gli ho offerto una caramella»


Luis Antonio Tagle è stato uno dei protagonisti del pre-conclave. Il suo volto amichevole, il suo profilo bergogliano e anche l’esplosione tra le tendenze social per i suoi video mentre canta «Imagine» lo hanno reso molto popolare in pochissimi giorni. Per molti il cardinale filippino era uno dei papabili, subito dietro a Parolin e vicino a Eveline, Erdo, Zuppi e Pizzaballa. Tutti sorprassati sul gong da Robert Prevost. E proprio del nuovo Papa Leone XIV ha parlato Tagle nella sua conferenza tenuta dopo l’elezione del Pontefice. «È molto umano, molto umile, ma molto perspicace», così lo aveva descritto in passato parlando del loro rapporto di lavoro come capi dicastero nella Curia romana, ovvero l’organismo centrale di governo della Chiesa cattolica. E lo ha confermato anche dopo la nomina a capo della Chiesa. Tagle ha ricordato che entrambi venivano spesso visti seduti insieme nelle riunioni formali, poiché designati cardinali-vescovi. Ha aggiunto che Prevost non era sempre serio, con lui rideva spesso sull’abitudine di prendere un caffè la mattina molto presto. «È una persona molto equilibrata. Non è il tipo di persona che si lascia guidare solo da impulsi e reazioni», ha sottolineato

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Tagle, il retroscena su Prevost nel conclave

Nel suo racconto di questi due giorni scarsi rinchiusi nella Cappella Sistina il cardinale filippino ha svelato alcuni retroscena sul nuovo Pontefice americano, che era seduto proprio di fronte a lui. Lo ha visto spaesato, nel senso genuino del termine. Per Prevost si trattava del primo conclave e muoversi tra i banchi della blindatissima riunione di cardinali non era facile. Gli ha rivolto più volte domande su come muoversi, come navigare tra le acque delle trattative, degli accordi, delle strategie. Era teso, «respirava in maniera profonda» durante l’ultima votazione, quella che da lì a poco gli avrebbe cambiato la vita. «Gli ho offerto una caramella, ne porto sempre un po’ con me», ha raccontato, «e lui ha accettato, è stato il mio primo atto caritatevole nei confronti del nuovo papa», ha scherzato. Quella delle caramelle nel conclave è una tradizione di Tagle iniziata durante l’elezione del 2013. Quell’anno, fu preso in giro da un cardinale colombiano per aver scartato dei dolci nella Cappella Sistina. Ma quello stesso cardinale finì per chiederne uno anche lui. «Cosa hai detto che ho portato nella Cappella Sistina?», gli chiese. Lui rispose: «Caramelle». E il colombiano: «Questo ragazzino, che porta caramelle nella Cappella Sistina». E Tagle: «Le sessioni sono lunghissime, a volte mi viene fame». Poi lui ha detto: «Ne hai un’altra? Dammene una». Tagle è poi tornato a descrivere la postura di Prevost, un cardinale calmo e composto. «Ascolta e, se necessario, studia qualcosa. Non decide subito, prima studia. Ma quando torna, si vede che è tutto chiaro», ha aggiunto. «Conversare con lui è facile», entrambi parlano inglese. «Ha un forte lato ironico, un senso dell’umorismo tale che quando ride lo fa ad voce alta», ha osservato Tagle. 

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Il ticket con Parolin

Nell’ultima giornata di Conclave, in particolare, si erano intensificati i rumors riguardanti una possibile strategia messa a punto dal cardinale filippino per favorire l’ascesa di Parolin. Tagle, si diceva, avrebbe rinunciare ai voti a lui assegnati per suggerire ai propri elettori di deviare la proprio preferenza verso il Segretario di Stato Vatciano e super-favorito per il soglio pontificio della vigilia. Secondo queste indiscrezioni, la decisione di Tagle sarebbe arrivata in seguito al «sorpasso» in sede elettorale di Pablo Virgilio Siongco David, altro cardinale filippino. Parolin, che partiva contando su un pacchetto di circa 50 voti, sarebbe così finito in netto vantaggio rispetto agli altri candidati. La storia, tuttavia, ha avuto un finale diverso. E Tagle difficilmente dimenticherà di essere stato il primo a offrire una caramella al nuovo Pontefice. 

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