22.05.2025
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Economy

meno benefici per single e coppie senza figli a carico. Il tema del quoziente familiare e i nuovi tetti, cosa cambia


Il quoziente familiare che verrà introdotto in Manovra premia chi ha figli. Per i single e le coppie, per le famiglie senza figli, o senza figli a carico, gli importi detraibili si abbasseranno. Ecco l’effetto del nuovo quoziente familiare che premia le famiglie, appunto, e che sarà applicato dall’anno fiscale 2025 con le dichiarazioni dei redditi fatte nel 2026. Il sistema tratteggiato nella prossima legge di bilancio prevede infatti un meccanismo di calcolo delle detrazioni inversamente proporzionale rispetto al reddito (come succede già dal 2020) e introduce un fattore premiante: i figli. Se il reddito sale, la detrazione scende e viceversa. Ma a parità di reddito l’importo detraibile sarà minore rispetto a chi ha figli a carico. Verranno introdotti più tetti per le spese detraibili e sranno diversificati in base alla fascia di reddito. Dalle prime informazioni enunciate dal viceministro Leo i tetti saranno tre: la fascia con maggior benefici è quella che va da 0 a 50 mila euro perché potrà portare in detrazione un monte di spese più elevato, la seconda fascia da 50-100 mila con un tetto più basso, e una terza fascia oltre i 100mila euro con un importo detraibile ancora minore. Gli elementi per ottenere un maggior vantaggio fiscale diventano quindi due: la fascia di reddito (bassa) e il numero di figli a carico. 

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Detrazioni, importi più bassi per single e coppie senza figli: i tetti cambiano per effetto del nuovo quoziente familiare 

Vediamo i casi agli antipodi. Quelli che potranno sfruttare le detrazioni al massimo sono le famiglie con molti figli e con un reddito complessivo sotto ai 50mila euro lordi. Al contrario, l‘identikit del contribuente che avrà le agevolazioni ridotte al minimo è un, o una, single, senza figli a carico, che ha un reddito oltre i 100mila euro. Le detrazioni si azzerano quando si raggiunge la soglia di 240mila euro di reddito. Sono questi i primi paletti della prossima legge di bilancio che cambierà il sistema della detrazioni fiscali, cioè le riduzioni delle imposte legate ad alcune spese dei contribuenti e dei loro familiari a carico. Grazie alle detrazioni si abbatte il valore delle imposte dovute e si ottengono rimborsi nel 730. Cosa cambia? Il reddito non sarà più l’unica discriminante importante. Entra in gioco anche il «fattore prole». Se nel nucleo familiare non sono presenti figli gli importi detraibili saranno più bassi e quindi si pagherà di più. 

Il fattore reddito verrà incrociato con la componente familiare. Sei un papà o una mamma con figli ancora in casa? Paghi meno. Sei un single senza figli? Paghi di più. E questo riguarderà tutte le tipologie di detrazione, quella del 19% sulle spese mediche e sui farmaci o sugli interessi passivi sui mutui (ma solo sui nuovi finanziamenti erogati dal 2025) e quelle del 50% sulle ristrutturazioni edilizie della prima casa (l’agevolazione diventa del 36% se si tratta di un’abitazione diversa da quella principale). Le disposizioni non sono retroattive. 

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I nuovi tetti in base alle fasce di reddito

Quanto risparmia lo Stato con questa rimodulazione? «Oltre un miliardo», ha detto il vice ministro Maurizio Leo in conferenza stampa, spiegando i nuovi tetti che saranno firmulati «sulle fasce di reddito: da 0-50 mila il tetto sarà più elevato da 50-100 mila sarà più basso, oltre ancora meno», ha detto. 

Le agevolazioni sarebbero così scaglionate: 8% per i redditi fino a 50mila euro, 6% per i redditi da 50mila a 100mila euro, 4% oltre i 100mila euro. Esempio: in una famiglia composta da un sola persona senza figli a carico che ha un reddito non superiore ai 50mila euro il limite massimo delle spese detraibili sarà di 4mila euro mentre una famiglia con tre o più figli  potrà portare in detrazione il doppio: fino a 8mila euro di spese. 

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