La manovra economica del governo è sempre uno spettacolo in due atti.
Il primo è la presentazione del progetto di Bilancio preparato dal ministero dell’Economia insieme a Palazzo Chigi e ai ministeri. Il secondo si consuma solitamente a ridosso di Natale, quando il testo arriva in Parlamento per sottoporsi al rito delle modifiche chieste da deputati e senatori di maggioranza e opposizione.Prima che questo accada, ci si può chiedere almeno fino a qui, chi sono i vincitori e i vinti della manovra del governo, la prima che deve sottostare alle nuove stringenti regole del Patto di stabilità europeo. Per usare una terminologia calcistica, si potrebbe dire che il «campione d’inverno» della manovra è sicuramente il lavoro dipendente. O meglio, il lavoro dipendente con retribuzioni medio-basse. La ragione è semplice ed è nota.