17.05.2025
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Politics

Meloni incontra Chen, l’uomo che in futuro potrebbe essere il nuovo numero uno del partito comunista al posto di Xi Jinping


Oggi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante la sua visita ufficiale in Cina, ha incontrato Chen Jinging, il segretario del Partito comunista cinese della Municipalità di Shanghai, per alcuni, il prossimo numero uno del Partito Comunista, il diretto successore di Xi Jinping.

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Al centro dei colloqui, come si legge in una nota di Palazzo Chigi, i rapporti economico-commerciali con la Provincia di Shanghai, che ospita la più ampia comunità imprenditoriale italiana nel Paese. «Condivisa» la volontà di rafforzare la collaborazione in settori chiave quali l’industria, l’innovazione, il turismo e la cultura. Una particolare attenzione è stata dedicata al sostegno e al consolidamento dei reciproci investimenti a partire dal tessuto delle Piccole e Medie Imprese.

Chi è

Chen Jining, 60 anni, è uno scienziato ambientale e politico cinese, dall’ottobre 2022 eletto segretario del Comitato del Partito comunista cinese di Shanghai. Dopo una laurea all’Imperial College di Londra con un dottorato di ricerca in analisi dei sistemi ambientali nel 1992, Chen ha completato i suoi studi post-dottorato nel 1994 e ha lavorato come ricercatore fino al ’97. Ha ricoperto ruoli di vertice all’interno dell’università: è stato vicepresidente del Dipartimento di Scienze e Ingegneria Ambientali dell’università di Pechino, vicepresidente, e, infine, presidente della stessa Alma mater.

L’ascesa in politica

Nel 2015 cominicia la sua carriera politica: quell’anno entra a far parte del governo cinese nel 2015, dove ricoprierà la carica di ministro dell’Ambiente (dal 2015 al 2017).

Dal 2017 al 2018 è stato eletto vicesindaco della città di Pechino, e dal 2018 al 2022 sindaco della metropoli cinese. In seguito Chen fu trasferito a Shanghai, dove dal 28 ottobre 2022 è stato eletto segretario del partito della città.

Focus sulle aziende italiane

«Il nostro obiettivo è rafforzare la cooperazione tra le nostre azioni, cooperazione economica e commerciale, culturale, scientifica e farlo in un’ottica anche di riequilibrio dei nostri rapporti» oltre ad «aiutare e sostenere le aziende italiane che già da tempo hanno deciso di investire in Cina e che, particolarmente a Shanghai, hanno contribuito allo sviluppo di questa straordinaria realtà» ha detto la premier nel corso dell’incontro bilaterale alla Grand Hall di Shanghai.  

L’incontro

Soddisfatto dell’incontro anche il segretario del Pcc di Shangai: «Sono molto contento di avere questa occasione di incontrarla — ha dicharato durante l’incontro il segretario del Pcc-La Cina e l’Italia sono entrambe antiche civiltà e partner strategici globali con ampi interessi comuni e una profonda base di cooperazione. Negli ultimi anni, le relazioni tra i due Paesi hanno continuato a svilupparsi. Durante questa sua visita il Presidente Xi Jinping ha avuto colloqui con lei e sono stati raggiunti molti importanti» accordi, «indicando la direzione per approfondire ulteriormente la cooperazione». Jinging ha poi sottolineato che «a Shanghai ci sono quasi 1.200 imprese italiane. L’interscambio Shanghai-Italia rappresenta quasi il 20% dell’interscambio totale tra Cina e Italia. E’ anche un canale principale per importare i beni dall’Italia. Quindi vogliamo dare ancora un ulteriore contributo alla cooperazione Cina-Italia».

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