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Meloni a Domenica In: «Cucina italiana bene Unesco». Dem e M5S protestano: spot elettorale


 Tutti a tavola con vista Colosseo. Per l’evento dedicato alla cucina italiana — e per celebrare la proposta di renderla patrimonio Unesco — nel pieno delle grande bellezza della Roma antica, Giorgia Meloni appare al Tempio di Venere. Con lei ci sono il sindaco Gualtieri (la Roma gioca ma non la si può vedere se non di straforo nei telefonini), Sabrina Ferilli e Paolo Bonolis, il sottosegretario alla Cultura Mazzi, e il suo principale Giuli e naturalmente il ministro Lollobrigida che è l’anima dell’iniziativa.

Si pasteggia e si fa anche comunicazione, perché lo show in onore della gastronomia italiana è parte di Domenica In. E questo fa infuriare le opposizioni che attaccano: «E’ un magna magna elettorale prima delle Regionali e uno spot televisivo per la destra». Mara Venier, affiancata da Massimo Bottura, per circa un’ora gira l’Italia con i vari collegamenti. A Roma c’è la premier. Racconta: «Io di solito passavo il pranzo della domenica con i nonni. Per me il pranzo della domenica è legato alle pastarelle». E ancora Giorgia in versione nazional-popolare: «Questa è una delle tante iniziative per celebrare la cucina italiana. Vogliamo prendere una delle cose più straordinaria che abbiamo, che raccontano meglio la nostra forza, la nostra economia, la cucina italiana vale circa 250 miliardi di euro nel mondo».

Indossa gli occhiali da sole la premier, si siede, ascolta gli altri ospiti. Il giro degli interventi comprende Carlo Conti da Livorno, Antonella Clerici da Genova, Gigi D’Alessio da Napoli, Bruno Vespa da L’Aquila, Gianna Nannini da Verona e via così. Poi, l’inno cantato in studio a Rai1 da Al Bano.

La presenza tivvù della premier è «da regime» secondo Avs. Magi di Più Europa ne è scandalizzato. Elly Schlein attacca: «Giorgia Meloni continua a rifiutarsi di venire in Parlamento a spiegare che cosa farà l’Italia rispetto al riconoscimento dello Stato di Palestina. Però continua a trovare il tempo di confezionare spot elettorali sul servizio pubblico. Ora ci spiega su RaiUno, la ammiraglia della sua TeleMeloni, quali pranzi e quali pasticcini preferisce mangiare la domenica». APPUNTAMENTO A DELHI
Naturalmente, FdI fa quadrato in difesa di Giorgia. E da Noi Moderati arriva una nota di Mariastella Gelmini: «La sinistra attacca Meloni, anziché sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale Unesco». Dal fronte Rai, Federica Frangi, del Cda, giudica «attacchi strumentali» quelli rivolti dall’opposizione. E c’è anche una nota aziendale in cui — mentre M5S protesta: «Ecco che cosa accade quando viene bloccata dalla destra la commissione di Vigilanza» — si legge questo: «E’ andata in onda una pagina di autentico servizio pubblico. E in un’ottica di coralità e inclusione, il premier Meloni e il sindaco Gualtieri hanno lanciato l’iniziativa». Che è legata al riconoscimento Unesco su cui fortemente spinge il ministro dell’Agricoltura e potrebbe arrivare l’8 dicembre. Osserva Lollobrigida: «A dicembre, a Nuova Delhi, 24 rappresentanti di altrettante nazioni prenderanno la decisione finale. E intanto con il Pranzo della domenica in tantissimi comuni si è reso omaggio a un rito che unisce famiglie, amici e, in un tempo di divisioni, può tornare ad esaltare valori positivi».  Poi in serata prende la parola Meloni per smontare «l’ennesima polemica sul nulla»: ricorda con sarcasmo «i tempi in cui, nello stesso programma, il premier del Pd si faceva intervistare per 45 minuti». E sottolinea la presenza di Gualtieri in trasmissione con lei: «Un esempio concreto di quanto sia importante che ogni partito politico valorizzi un’iniziativa capace di portare meriti e benefici a tutta l’Italia».


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