Uno a uno, almeno nei due ballottaggi principali. Il centrodestra strappa Matera, il centrosinistra si tiene Taranto. Erano le due città nelle quali gli schieramenti principali andavano più divisi, frutto delle spaccature e delle liti che hanno contraddistinto le ultime fasi dei sindaci uscenti (di M5S ma appoggiato dal Pd a Matera e di centrosinistra a Taranto). E alla fine, i risultati sono stati abbastanza chiari, fin dall’inizio dello spoglio delle schede, iniziato subito dopo quello dei referendum.
A Matera la spunta Antonio Nicoletti, con una percentuale vicina al 52%, su Roberto Cifarelli, candidato del centrosinistra che aveva cercato di ricostruire le macerie dello schieramento, dopo la chiusura traumatica della precedente sindacatura, quella di Domenico Bennardi di M5S: il sindaco era stato fatto cadere dalla sua stessa maggioranza, che ha presentato le dimissioni in blocco, un po’ come successe per Ignazio Marino a Roma nel 2015. Bennardi, a quel punto, si è ricandidato, ma da solo – cioè con il sostengno solo del Movimento Cinque Stelle – e ha ottenuto al primo turno l’8,3%, “sufficiente” a far perdere il centrosinistra. O forse ha fatto anche di più. Perchè Bennardi al secondo turno ha respinto le avances del centrosinistra di eventuali apparentamenti e, a conti fatti, è possibile che i suoi elettori hanno scelto più il candidato del centrodestra che quello del centrosinitra. Nicoletti, infatti, è riuscito nel sorpasso. Al primo turno aveva “girato” sotto Cifarelli (37% contro il 43,5%) ma poi ha rimontato al ballottaggio.
Ballottaggi, tutti i risultati
LA PUGLIA
Molto diversamente, invece, è andata a Taranto, città dell’Ilva, dove invece ha vinto il centrosinistra con Bitetti, che con una percentuale vicina al 54% ha battuto Francesco Tacente, candidato del centrodestra (non tutto). In questo caso, i contiani cantano vittoria: «Siamo stati decisivi per la vittoria di Bitetti a Taranto», dicono il senatore e vicepresidente M5S Mario Turco e il coordinatore regionale Leonardo Donno. Dopo le divisioni del primo turno, inmfatti, il centrodestra aveva ritrovato l’unità per il ballottaggio, con l’acordo raggiunto tra i due candidati: Tacente, sostenuto principalmente dalla Lega e Lazzaro, in campo per Fratelli d’Italia e Forza Italia. Senza il “soccorso giallo” di M5S, Taranto probabilmente sarebbe andata a destra.
GLI ALTRI
Negli altri comuni, ad Ortona Di Nardo (Fdi) si è aggiudicato il derby con Fratino (Forza Italia e Lega), a Sant’Elpidio a mare l’ha spuntata largamente Gionata Calcinari (Fdi), contro Rossano Orsili sostenuto da un “ibrido” composto da civiche, Forza Italia e Pd, a Volla (provincia di Napoli) vittoria del centrosinistra con Giuliano Di Costanzo contro Pasquale Donato del centrodestra. Di Costanzo era stato anche lui sfiduciato e fatto decadere dalla sua stessa maggioranza, ma poi si è ricandiadto ed è tornato ad essere sindaco.
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