17.05.2025
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Economy

margini e utile in netta crescita


Nel rendiconto dei nove mesi di Enel brillano l’ebitda ordinario a 17,4 miliardi di euro (+6,5% rispetto allo stesso periodo del 2023) e l’utile netto ordinario a 5,8 miliardi di euro (+16,2%), Investimenti nelle reti a 4,2 miliardi di euro (+11,7%) principalmente in qualità e resilienza. Confermata la guidance relativa all’esercizio 2024 con la previsione di un Ebitda ordinario compreso tra 22,1 e 22,8 miliardi di euro e un Utile netto ordinario compreso tra 6,6 e 6,8 miliardi di euro che sono il corredo Sono i tratti essenziali dei conti di periodo del gruppo guidato da Flavio Cattaneo.

IL CONTROLLO

«Nei nove mesi del 2024 abbiamo registrato solidi risultati, guidati dalla resilienza e dal bilanciamento geografico del nostro portafoglio di asset e da un maggior presidio delle iniziative di advocacy in America Latina», cioè di presidio istituzionale più intenso, ha commentato Stefano De Angelis, cfo del Gruppo Enel.

La politica dei dividendi, coerente con il Piano strategico 2024-2026, prevede per l’esercizio corrente un dividendo per azione fisso minimo pari a 0,43 euro, con un aumento potenziale fino a un pay-out del 70% sull’utile netto ordinario di gruppo in caso di conseguimento degli obiettivi relativi alla generazione di cassa e solidità patrimoniale.

I ricavi a 57,6 miliardi rispetto ai 69,5 miliardi del 2023 sono riconducibili ai minori volumi di energia termoelettrica prodotti e alle minori quantità di energia elettrica e gas vendute sui mercati finali in un regime di prezzi decrescenti, unitamente alle variazioni di perimetro nei due periodi a confronto. La variazione negativa è stata solo parzialmente compensata dall’aumento dei ricavi Enel Green Power (1,3 miliardi), per effetto delle maggiori quantità prodotte e vendute da fonte idroelettrica, solare ed eolica in Italia, Spagna e America Latina (quest’ultima al netto delle variazioni di perimetro in Perù).

L’ebitda ordinario a 17,4 miliardi in crescita del 6,5% ha beneficiato del positivo contributo dei business integrati, guidati dalla performance delle energie rinnovabili. L’ebitda a 18,5 miliardi è cresciuto del 22,2%.

Il Risultato netto del gruppo a 5,8 miliardi è salito del 38%, l’indebitamento finanziario netto è sceso del 3,3% a 58,1 miliardi per i positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa e l’incasso dei proventi relativi alle operazioni di cessione di attivi realizzate nell’ambito del programma di deleverage e razionalizzazione della presenza geografica del Gruppo, che hanno più che compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo e dal pagamento dei dividendi.

CALO DEI DEBITI

«Vorrei inoltre evidenziare come il completamento del Piano di dismissioni entro la fine dell’anno ci consente di prevedere per il 2024 un rapporto tra indebitamento finanziario netto ed Ebitda pari a circa 2,4 volte, valore che si colloca al di sotto della media del settore» ha continuato De Angelis. «Tutto questo, insieme al costante impegno del Gruppo verso la disciplina finanziaria e l’eccellenza operativa, rappresenta la base per una crescita futura, sostenibile e duratura, a beneficio dei nostri stakeholder. La performance del periodo e la visibilità sull’evoluzione del business anche nell’ultima parte dell’anno ci permettono quindi di confermare per il 2024 la guidance su Ebitda ordinario e utile netto ordinario fornita ai mercati nel 2023».

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