28.06.2025
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Politics

«Marco Perotti? Con me è stato impeccabile. Mi ha detto che presto chiarirà tutto»


«Marco Perotti? Sul set del mio film “Anna” è stato competente e correttissimo. Senza di lui non avrei finito le riprese. Sono sicura che presto chiarirà tutto». Così Monica Guerritore, produttrice, regista e protagonista del primo film mai girato sulla Magnani, attualmente al montaggio, commenta il clamore scatenato dal caso del produttore che nel 2020 e 2023 chiese e ottenne dal ministero un credito d’imposta di 863 mila euro per “Stelle della notte”: si trattava del film-fantasma, da girarsi a Roma, con la regia dell’uomo di Villa Pamphilj che all’epoca si faceva chiamare Rexal Ford. Sul finanziamento il ministero ha aperto un’indagine, mentre il meccanismo del tax credit è in via di riesame proprio per evitare sprechi e irregolarità: il ministro Alessandro Giuli ha espresso «rabbia e sdegno» per il fatto che Ford-Kauffmann avesse ottenuto il beneficio statale, mentre l’ex titolare della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha detto: «I fatti mi danno ragione, denunciai le ruberie nel cinema». Il presidente Anica, Alessandro Usai, propone l’istituzione di un albo “certificato” dei produttori e la sottosegretaria Lucia Borgonzoni ha confermato che sono stati attivati 185 accertamenti per un totale di 347 milioni di euro «e già 122 opere sono state segnalate alla Guardia di Finanza».

Guerritore, Perotti è il coproduttore del suo film?

«No. ”Anna” è stato prodotto da LuminaMGR, la società fondata da me e mio marito Roberto Zaccaria (professore di diritto costituzionale ed ex presidente Rai, ndr) proprio per realizzare film di qualità, con Masi Film. Perotti non ha investito dei soldi nel progetto ma è stato da noi ingaggiato sotto contratto come delegato alla produzione».

Che significa in pratica?

«Il delegato alla produzione è una figura professionale molto importante che ha un compito delicato: deve vigilare sulla lavorazione di un film facendo in modo che le riprese rimangano nei tempi stabiliti e nel budget previsto. E Perotti ha lavorato benissimo, con serietà e grande competenza. È anche grazie a lui se siamo riusciti a finire ”Anna”, un progetto per il quale mi sono battuta con tutte le mie forze, senza sforare».

Il ministero ha concesso a LuminaMGR un contributo selettivo di 295 mila euro. Qual è il costo totale del film?

«Tre milioni».

Quando avete conosciuto Perotti?

«A dicembre scorso. Avevamo sentito parlare di lui come di una persona seria e affidabile, non a caso è stato revisore dei conti al Teatro di Roma e docente universitario. Sul set ha confermato la sua fama».

E quando è esplosa la storia dei finanziamenti, legando il suo nome all’uomo arrestato in Grecia, come ha reagito, cosa vi ha detto?

«Ci ha assicurato che è entrato in contatto con il ministero e a breve chiarirà tutto, dimostrando di non aver commesso delle irregolarità».

Non le ha raccontato come aveva conosciuto il sedicente Rexal Ford?

«No, si tratta di una vicenda relativa a cinque anni fa e del resto Perotti avrebbe dovuto curare solo la parte italiana del film».

Le è sembrato sconvolto?

«No, è tranquillissimo. C’è una verifica in corso e lui afferma di avere tutte le carte in regola. Noi gli crediamo, aspettando che tutto venga chiarito».

E lei, Monica, non è turbata dalla vicenda?

«No, sono convinta che si tratti di una tempesta in un bicchiere d’acqua. Passerà presto e non vedo l’ora di mostrare ”Anna” al pubblico. Per celebrare Nannarella ho lavorato tanto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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