Mai dire mai, anche per Manlio Messina. Dopo l’addio di qualche mese fa a Fratelli d’Italia, l’ex vice capogruppo meloniano torna a parlare di un suo possibile rientro in politica. “Fratelli d’Italia era ed è il mio partito, l’ho sempre detto. Il mio percorso non può essere in un altro partito e lo ribadisco con convinzione. A oggi però continuano a non esserci le condizioni per un rientro in Fratelli d’Italia”, ha dichiarato il deputato, oggi nel gruppo Misto. Figura di primo piano del partito di Giorgia Meloni, Messina aveva lasciato Fratelli d’Italia circa tre mesi fa, dopo essere stato coinvolto — pur non da indagato — in un’inchiesta che riguardava il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e l’assessore al Turismo Elvira Amata. “Se ne sono uscito una motivazione ci sarà – ha aggiunto – e se le condizioni non cambiano evidentemente non c’è motivo di ritornare”.
Già in passato l’ex assessore regionale al Turismo aveva lamentato di essere stato “emarginato” dal partito, “un atteggiamento che non mi so spiegare” aveva commentato. Tuttavia, ha chiarito che, qualora venissero meno le ragioni che lo hanno spinto a lasciare, non escluderebbe un ritorno in Fratelli d’Italia, anche se “c’è ancora qualche persona che non auspica il mio rientro” ha spiegato. Eppure, ora che la Procura di Palermo ha archiviato la procedura nei confronti dei dirigenti del Turismo, secondo alcuni ci sarebbero tutte le carte in regola per un suo possibile rientro.
Tuttavia, il silenzio di Giorgia Meloni — un tempo a lui molto vicina — e i rapporti ormai ridotti al minimo con via della Scrofa rendono la questione ancora aperta.
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