31.12.2025
12 Street, Rome City, Italy
Politics

«Manfredi dice che non siamo pronti? Con lui abbiamo già battuto la destra»


«Non sto dichiarando, è solo un pour parler natalizio…». In realtà, Elly Schlein approfitta del clima festivo per togliersi più di un sassolino dalle scarpe. In una breve ma incisiva chiacchierata con i cronisti in Transatlantico, la segretaria Pd manda messaggi chiari sia al governo che agli alleati della sua coalizione, a cominciare da Gaetano Manfredi.

Il sindaco di Napoli, attraverso il Foglio, aveva criticato il Pd: secondo lui, «fa fatica» ad essere davvero alternativo, e «non è ancora pronto» a battere Giorgia Meloni. Parole che al Nazareno non sono piaciute, ma Schlein replica con toni ottimisti: «Manfredi? Insieme abbiamo già sconfitto la destra in Campania, e il suo contributo è stato importante. La batteremo ancora».

Coalizioni, alleanze e primarie

Schlein mostra fiducia guardando all’anno nuovo, scandito da grandi appuntamenti come le comunali a Venezia e le possibili primarie per la guida del centrosinistra. A chi le ricorda le distanze evidenziate nelle ultime uscite da Giuseppe Conte, risponde decisa: «Dovete leggere tra le righe. Immaginavate che ci saremmo presentati con la stessa alleanza in tutte e sette le ultime regioni? È stato un lavoro faticoso – tutto giugno, luglio e agosto – ma ha dato frutti».

Duello con Giorgetti e rapporti con Meloni

Non manca un siparietto con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che le ricorda: «Dello spread che è sceso di 200 punti ne beneficerete anche voi, se andrete al governo». Schlein ribatte: «Per come avete ridotto scuola, trasporti e sanità, qualche problema lo avremo. Ma prometto che non darò sempre la colpa a voi».

Sull’altra sponda, i rapporti con la maggioranza restano difficili. Citando il caso della riforma del reato di violenza sessuale – approvata dalla Camera, ma poi bloccata al Senato – Schlein accusa: «È stata la Lega a voler mandare un segnale a FdI. Da tempo mi sono appellata pubblicamente a Meloni perché facesse rispettare l’accordo. Ma no, non ci siamo più sentite».

Legge elettorale e partita interna

Nessun contatto neppure sulla legge elettorale. «Qual è la premessa, che hanno paura di perdere? Se si tratta di un antipasto al premierato, sarà difficile dialogare… Ma analizzeremo ogni proposta con attenzione», puntualizza la segretaria. Secondo Schlein, il rilancio sulla riforma del Rosatellum dopo la sconfitta in Campania «dice molto». «Non rivendicano di essere il governo più stabile della storia d’Italia? Così si auto-smentiscono, e ammettono che sono lì solo perché il nostro campo era diviso tre anni fa. Mi fa piacere che riconoscano il mio lavoro», chiosa con ironia.

Referendum giustizia e appuntamenti del 2026

L’anno prossimo sarà anche quello del referendum sulla Giustizia. Schlein annuncia che il Pd non creerà propri comitati per il No, ma metterà la propria macchina organizzativa al servizio dei comitati civici già attivi. «Le firme sono triplicate in 48 ore», rivendica. Sull’ipotesi di un’anticipo del voto taglia corto: «Se vogliono anticipare è perché temono di perdere. Ogni settimana può fare la differenza: è come fu per il referendum del 2016». Ricorda la parabola del Sì–54% iniziale, poi la rimonta.

Salutando Lorenzo Guerini, volto della minoranza Dem, non mancano sorrisi e abbracci. «Polemiche interne? Ma se andiamo d’accordissimo», assicura. Guerini ricambia: «Tutto ciò che dice la segretaria a me va bene». Chissà che non sia questo il vero buon proposito del Pd per il 2026.


© RIPRODUZIONE RISERVATA


Leave feedback about this

  • Quality
  • Price
  • Service
[an error occurred while processing the directive]