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maggior flessione di sempre. Anche Milano apre in calo


Profondo rosso alla Borsa di Tokyo che segna la maggiore flessione giornaliera di sempre, sui timori di una imminente recessione Usa, e la rivalutazione dello yen.

L’indice di riferimento Nikkei cede il 12,40% a quota 31,458,42, e una perdita di 4.458,42 punti. La valuta nipponica si rivaluta al cambio col dollaro, a 142,20, e sull’euro a 154,90. 

Borse, venerdì nero. Spettro recessione per l’economia Usa. Da Parigi a Milano (-2,5%) ondata di vendite sui listini

Avvio negativo anche per la Borsa di Milano: dopo il crollo di diverse Borse asiatiche, in particolare delle piazze di Tokyo e Seul, e in attesa dell’attacco militare dell’Iran a Israele, l’indice Ftse Mib ha aperto in calo dell’1,74%, l’Ftse All share in ribasso dell’1,89%, facendo comunque entrambi meno peggio di quanto previsto dai future.

Borsa, crollano i mercati asiatici

C’è dunque il nuovo pesante tonfo per la Borsa di Tokyo, ma anche gli altri listini asiatici sono sotto pressione con Seul giù del 4%, Hong Kong del 2,5% circa e Taiwan di oltre l’8%. Venerdì scorso il Nikkei aveva già ceduto il 5,8% sbandando sul netto rafforzamento dello yen giapponese seguito al rialzo dei tassi da parte della banca centrale giapponese, ma l’onda lunga del deludente rapporto americano sul mercato del lavoro unita al sell-off in corso sui titoli tecnologici e all’alta tensione in Medio Oriente tra Iran e Israele hanno alimentato ulteriori vendite sulle azioni quotate a Tokyo. Il cambio tra dollaro americano e yen è ai minimi dai primi giorni di gennaio a 142,63 a fronte dei 149,49 segnati venerdì alla chiusura dei mercati europei: dalla decisione della BoJ sui tassi la valuta asiatica ha recuperato oltre il 7% sulla divisa statunitense. In discesa i rendimenti del decennale giapponese a 0,77% dallo 0,96% di venerdì sera. Tra i titoli caduta in doppia cifra per gli istituti di credito e per Nintendo dopo la trimestrale.

Cosa sta succedendo

Con la caduta odierna il principale indice di riferimento della Borsa giapponese azzera i guadagni dell’anno e torna ai minimi dalla fine di ottobre del 2023. L’indice Topix ha terminato le contrattazioni a -12,23% a 2.227,15 punti tornando anch’esso sui valori di ottobre. «Un ribasso devastante quello del Nikkei che registra la seconda peggior performance dal 1987, anno del famigerato lunedí nero che ha scosso le borse mondiali e quello che vediamo oggi é una sorta di remake di quanto visto a fine anni 80. Il Nikkei annulla i guadagni visti da inizio anno in poche sedute, il panic sell é ovvio e la fuga dal rischio é palese — osserva David Pascucci, analista di XTB — Il legame tra tasso di disoccupazione, mercati azionari, inflazione e tassi di interesse é assolutamente fondamentale e il recente rialzo del tasso di disoccupazione (negli Usa, ndr) apre la pista a quella che potrebbe essere una recessione, recessione confermata dal Sahm Indicator che si riporta sopra lo 0,5, livello che non si vedeva dal 2008 escludendo la distorsione del periodo pandemico. La strada sembra segnata, con uno scenario macro in peggioramento, probabilità di vedere tagli aggressivi dei tassi e molta volatilitá sui mercati. La narrativa «strong & resilient» di Powell é alla fine crollata sotto i colpi spietati del mercato che non si fida piú delle parole ma dei fatti».

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