La rivincita per chiudere il cerchio e riprendersi la Champions con un obiettivo: «Sogno ancora il mio primo gol con la maglia della Lazio». Rovella lo ripete di continuo, da quando il primo dicembre scorso gli venne annullata quella rete al Tardini che avrebbe forse cambiato le sorti dell’incontro. A Parma finì poi 3-1, un ko rovinoso determinato dal nervosismo dei biancocelesti anche per il suo errore subito dopo la gioia negata. Nicolò stava ancora esultando quando l’arbitro Zufferli venne richiamato al Var da Paterna per un presunto contatto precedente del numero 6 con Haj Mohamed nonostante Keita avesse fatto ripartire una nuova azione. Una chiara violazione del protocollo tra i tanti torti arbitrali subiti quest’anno dalla Lazio. C’è un dossier completo a Formello, che può essere stralciato in caso di quarto posto. A Genova Rovella ha indicato la via con un filtrante visionario che ha fatto sbloccare Dia dopo oltre due mesi di digiuno. Peccato solo per quel pallone scalciato visto che Nicolò ora è in diffida per la terza volta in campionato a causa della tredicesima ammonizione, numeri da record in Europa.
DOPPIO RISCATTO
Per forza di cose il riscatto con il Parma dovrà passare per una giusta gestione dei cartellini, anche perché la Lazio la sente eccome la mancanza di Rovella e l’andata in coppa col Bodø, dove era squalificato, ne è l’esempio. Attenzione massima al prossimo cartellino quindi, perché oltre alla sfida col Parma Nicolò vuole esserci a tutti i costi contro la Juventus, subito dopo Empoli, all’Olimpico, arrivandoci con una vittoria casalinga che manca dal 9 febbraio in Serie A. Prima la vendetta col Parma, poi quella con Tudor, che lo scorso maggio ne aveva chiesto la cessione perché «doveva mettere su il fisico». Rovella invece è la dimostrazione che i muscoli non sono tutto: ha personalità, polmoni d’acciaio, sempre primo per chilometri percorsi e recuperi. Ora sforna pure assist da trequartista e gli manca solo quel maledetto gol per tuffarsi finalmente sotto la Nord. Con il Genoa ha sfiorato quello dell’ex, perciò vuole gonfiare la rete prima della fine della stagione nelle cinque gare restanti. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo. Meno male che il Livepool non ha affondato il colpo con 40 milioni a gennaio.
IL MERCATO
Come ammesso dallo stesso agente Riso però i Reds e altre big della Premier (Arsenal e City) sarebbero ancora sulle sue tracce, pronte a tornare all’assalto a giugno. «Non è in vendita e non abbiamo ancora mai ricevuto un’offerta, ma è normale che i nostri giocatori siano apprezzati e desiderati dai top club del mondo», l’ultima risposta di Lotito. Fra poco più di un mese scatterà l’obbligo di riscatto dalla Juve (17 milioni più 4 per l’amico Luca Pellegrini) dopo due anni di prestito e Rovella vorrebbe ripagarsi il suo cartellino con la Champions e restare a Formello: «Sono innamorato della Lazio». Nonostante gli alti e bassi per il poco impiego anche Dele-Bashiru sembra soddisfatto: «Qui ho tutto ciò che voglio. Ho accettato il progetto — ha spiegato a SportsBoom.com — perché voglio giocare a calcio ad alto livello in un campionato di vertice e anche per un grande club, e la Lazio rispecchia perfettamente i miei desideri. Che idea mi sono fatto del calcio italiano? È molto più impegnativo dal punto di vista tattico. Mi sto adattando e gli infortuni mi hanno rallentato». Ma ora anche il nigeriano è tornato per dare una mano nel rush finale per la Champions.
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