ROMA Dopo settimane di tira e molla, l’endorsement alla fine è arrivato. Il Movimento 5 stelle benedice Andrea Orlando come candidato del centrosinistra alle regionali liguri di fine ottobre. «Il bene della Liguria – dice Giuseppe Conte – significa oggi la convergenza sul profilo di maggiore unità: non ci tiriamo indietro, ci mettiamo al servizio dei cittadini. Avanti insieme per vincere questa sfida». Poco dopo sulla corsa di Orlando arriva il crisma dell’ufficialità, con quella che è presentata come una nota congiunta di Pd, M5S, Avs e Azione. Ma un attimo dopo il partito di Calenda tira il freno: «La scelta se partecipare o meno alla coalizione verrà assunta dal Direttivo Nazionale di Azione sulla base degli impegni programmatici puntuali, in particolare sulle infrastrutture». Riserve di Azione a parte, il via libera del centrosinistra c’è. Atteso ma non scontato, tanto più che nei giorni scorsi i 5S liguri avevano messo sul tavolo la carta del senatore genovese Luca Pirondini. Che ieri invece si è chiamato fuori: «La candidatura di Orlando è risultata essere l’opzione più condivisa». Esulta Elly Schlein: «Passo avanti significativo. Continuiamo il confronto con le altre forze».
L’ex ministro non si sbilancia: l’apertura di ieri «è un fatto importante. Ma – osserva – ci sono ancora nodi da sciogliere». Nodi come l’ok di Azione e l’ingresso in coalizione di Italia viva: sia il Pd che Avs e 5S vogliono che prima Matteo Renzi esca dalla giunta di centrodestra del sindaco di Genova Marco Bucci. Nel frattempo, nel centrodestra continua lo scouting per il candidato: in pole c’è ancora Ilaria Cavo, anche se la Lega esprime riserve e punta sul vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi.
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