«L’Unione non sta in piedi con 27 Paesi, senza senso l’unanimità»

«L’Europa per come è strutturata non sta più in piedi. In una comunità a 27 non ha più senso l’unanimità». Giulio Tremonti, presidente commissione Affari Esteri e comunitari della Camera dei Deputati, torna a pungolare sulla governance del Vecchio Continente. Lo fa nel corso del dibattito su «Cambiamento o conservazione», nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento organizzato dal Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing per conto della Provincia Autonoma di Trento. «Il cambiamento fondamentale dell’Europa — ha aggiunto l’ex ministro dell’Economia — è uscire dal medioevo che lei stessa si è creata. La commissione», ha detto ancora, «continua a creare norme demenziali. Se Marconi operasse oggi in Europa finirebbe in prigione viste le norme che ci sono. Il grande problema dell’Europa», secondo Tremonti, «è uscire dalla mentalità delle regole che si è costruita in tutti questi anni. Il luogo dove la conservazione è accettato è il Vaticano. Il nuovo Papa è ben accettato perché trasmette un messaggio di conservazione». Secondo il Presidente della Commissione Affari Esteri, inoltre, per l’Europa «la ragion d’essere è la difesa e l’allargamento ad est e «senza di questo il dramma che vedremo e avremo è scritto nella storia». L’unico modo per frenare l’espansione verso Ovest della Russia.