Migliorano i conti di Lufthansa nel primo trimestre e il ‘rosso’ si riduce, anche se l’instabilità mondiale continua a pesare sui conti della compagnia aerea.
Nei primi tre mesi di quest’anno la perdita operativa (ebit) scende a 722 milioni dagli 849 milioni dello stesso periodo del 2024. I ricavi sono cresciuti del 10% a 8,12 miliardi, di cui quelli da ‘traffico’ sono saliti dell’8% a 6,36 miliardi. L’indebitamento netto è ammontato a 5.280 milioni di euro, con un calo di 464 milioni di euro rispetto alla fine dell’anno 2024. L’ultima riga del bilancio di periodo però resta negativa e la perdita netta è di 885 milioni, rispetto ai 734 dei primi 3 mesi dello scorso anno.
«Abbiamo continuato a beneficiare di una domanda sostenuta e robusta, le prenotazioni in tutte le regioni di traffico sono almeno in linea e in alcuni casi superiori alle cifre già forti dell’anno scorso e ci aspettiamo che la tendenza positiva continui almeno per tutta la prima metà dell’anno. Inizieremo tuttavia a vedere i primi segnali di una certa debolezza nel terzo trimestre», ha detto Carsten Spohr, amministratore delegato di Lufthansa, facendo riferimento a «contesti politici globali sempre meno stabili e periodi turbolenti».
Per quello che riguarda l’integrazione con Ita, l’ad di Lufthansa ha assicurato che «sarà un successo» ricordando che è stato avviato il processo di integrazione per i voli a corto e lungo raggio e che presto saranno annunciate le prime attività comuni sul fronte del trasporto di merci. Sono inoltre in corso anche altri processi per l’integrazione dei sistemi informatici.
Ita Airways è effettivamente entrata per la prima volta nel bilancio di Lufthansa anche se per ora è inserita solo come joint venture e citata nelle spese in conto capitale, dopo che la compagnia tedesca ha completato l’acquisizione del 41% del vettore italiano il 17 gennaio mediante un conferimento di capitale di 325 milioni di euro.
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