Luca, chiamato affettuosamente così dal termine ‘Last Universal Common Ancestor’, viveva sulla Terra 4,2 miliardi di anni fa e possedeva un sistema immunitario per difendersi dai primi virus. Uno studio pubblicato su Nature Ecology & Evolution dall’Università di Bristol ha utilizzato il DNA per tracciare l’evoluzione genetica fino a Luca, dimostrando che la vita era presente già 400 milioni di anni dopo la formazione del nostro pianeta e del Sistema Solare.
Lo studio e il team di ricerca
«Non ci aspettavamo che Luca fosse così vecchio — commenta Sandra Álvarez-Carretero, co-autrice dello studio — ma i nostri risultati si adattano alla visione moderna sull’abitabilità della Terra primordiale». I ricercatori hanno poi utilizzato i dati ottenuti per fare luce anche sulle caratteristiche di questo antenato: i risultati indicano che si trattava di un organismo complesso simile agli attuali procarioti, microrganismi unicellulari che comprendono i batteri, e che non era solo. «È chiaro che Luca stava già sfruttando e modificando l’ambiente in cui viveva, ma è improbabile che fosse solo», afferma Tim Lenton dell’Università di Exeter, tra gli autori dello studio: «I suoi rifiuti sarebbero stati cibo per altri microbi, come i metanogeni (batteri che usano l’idrogeno come fonte di energia e vivono solo in assenza di ossigeno), che avrebbero contribuito a creare un ecosistema».
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