Comodo, funzionale, alla moda. L’abbigliamento sportivo non è più solo per la palestra. Lo stile athleisure che mescola capi tecnici e design urbano è ormai un fenomeno globale. Il termine nasce dalla fusione di athletic e leisure (atletica e tempo libero) si conferma non solo come trend estetico ma come fenomeno economico e culturale globale. Secondo i più recenti report di settore, questo segmento dell’abbigliamento casual cresce a doppia cifra, trainato dalla ricerca di comodità, di benessere e sostenibilità. La Gen Z è la regina indiscussa dello stile sporty chic, ma ormai la tendenza è diventata trasversale.
Un mercato da oltre 400 miliardi di dollari
Nel 2024, il mercato globale dell’athleisure ha raggiunto i 389,47 miliardi di dollari, secondo Polaris Market Research, ma quest’anno potrebbe arrivare a 425,07 miliardi di dollari (+9%). Entro il 2034, il settore della produzione e della distribuzione di abbigliamento e calzature che uniscono comfort, funzionalità e stile per le attività sportive e le occasioni informali, potrebbe sfondare la quota di 941,65 miliardi di dollari.
Un trend comodo ma sofisticato
Un trend che ridefinisce l’idea stessa di abbigliamento quotidiano e conquista, stagione dopo stagione, passerelle, street style e uffici. È finita l’epoca in cui tuta e felpa erano sinonimo di outfit trasandato. Oggi lo sportwear è cool, ben curato, disegnato per piacere e durare. Marchi come Nike, Adidas e Lululemon sono affiancati da brand luxury che reinterpretano la comodità in chiave sofisticata, da Miu Miu a Bottega Veneta. L’idea è di avere un unico outfit modulabile che possa andar bene dalla palestra delle ore 7 all’aperitivo delle ore 19, passando per una giornata in ufficio.
Un outfit per tutte le occasioni
Spopolano anche su TikTok i video in cui vengono mixati capi dall’eleganza preppy a dettagli sportivi, facendo nascere il trend dello “sporty preppy”. Blazer, polo, cravatte e cappellini da baseball convivono nello stesso look. Uno stile ispirato ai college americani, ma ripensato con tessuti tecnici, tagli oversize e palette pastello.
La tendenza spopola in Nord America e Asia
A guidare la crescita di questa tendenza è il Nord America, secondo Precedence Research, ma è in Asia, soprattutto in India e in Cina, che si manifesta lo sviluppo più rapido. A trainare il mercato anche la spinta verso l’eco-moda: tessuti riciclati, produzione etica, packaging ridotto. Il segmento “sostenibile” dell’athleisure vale oggi oltre 106,3 miliardi di dollari e non accenna a fermarsi, secondo un report di IMARC Group.
La sostenibilità come sinonimo di qualità
Sembra essere non una moda passeggera ma un cambiamento profondo nei guardaroba delle nuove generazioni, sempre più sensibili all’uso di materiali recuperabili e a basso impatto ambientale, come canapa, lana merino, Tencel, bambù, cotone e materiali sintetici riciclati. Le parole d’ordine sono vestibilità e un comfort ottimali, ma anche alta qualità. Con una società sempre più ibrida tra lavoro, mobilità e benessere, lo stile sportivo diventa il nuovo classico. E se anche una cravatta può stare bene con le sneakers, vuol dire che qualcosa è cambiato. Per sempre.
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