13.07.2025
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Economy

lo Stato cerca under 40 con competenze di IA e attitudine al lavoro per obiettivi. I profili


I ministeri puntano sui giovani, preferibilmente con competenze sviluppate nell’Ia e attitudine al lavoro per obiettivi, una componente, quest’ultima, al centro della riforma del merito avviata da Palazzo Vidoni. Nei primi 6 mesi del 2025 sono stati pubblicati novemila bandi sul portale «inPA» per reclutare 91 mila dipendenti, preferibilmente under 40, così da svecchiare il capitale umano pubblico, che attualmente presenta un’età media di 50 anni.

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CAMBIO DI PASSO

Oggi risultano registrati sul portale pubblico «inPA» circa due milioni di aspiranti dipendenti pubblici, di cui più della metà ha meno di 40 anni. Le assunzioni effettuate nel triennio 2023-2025 arriveranno a sfiorare in questo modo il mezzo milione di unità. Nell’ultimo biennio sono state reclutate nel pubblico circa 350 mila persone.

Per assumere i giovani molte amministrazioni centrali stanno anche rinunciando a trattenere in servizio fino a 70 anni i dipendenti più anziani con performance eccellenti, possibilità prevista dall’ultima legge di Bilancio nel limite del 10% delle facoltà assunzionali di ogni Pa. L’obiettivo della norma sul trattenimento in servizio, inserita nella manovra per il 2025, è duplice: tamponare, da un lato, le scoperture di organico anche a fronte di un turn-over limitato al 75% per quest’anno e, dall’altro, mettere al fianco dei ragazzi e delle ragazze che vengono assunti nel pubblico dei tutor esperti che insegnino il lavoro alle nuove leve.

I ministeri, però, stanno riducendo il più possibile il ricorso all’opportunità offerta, proprio nell’ottica di dare più spazio ai giovani nelle loro piante organiche. Il dicastero della Giustizia di Carlo Nordio, per esempio, finora ha preso in esame solo le istanze di trattenimento presentate dagli uffici con un’elevata scopertura di organico e che riguardano dipendenti che svolgono attività non diversamente assolvibili. Così, una circolare diffusa da Via Arenula a febbraio: «Il trattenimento in servizio potrà essere concesso per un solo anno, dunque fino a 68 anni e non fino a 70, considerate le previsioni in relazione alle assunzioni e stabilizzazioni che dovranno essere effettuate dal 2026». Nella Pubblica amministrazione appena il 5% degli statali ha meno di 30 anni.

Anche l’Inps ha fatto sapere di voler limitare il ricorso alla norma introdotta con l’ultima legge di Bilancio. Il Piano integrato di attività e organizzazione (Piao) dell’ente previdenziale parla chiaro: «L’Istituto si riserva la facoltà di procedere all’applicazione del trattenimento in servizio nella percentuale non superiore al 2% delle sue facoltà assunzionali». «Tale riserva – continua il Piao dell’Inps – si intende applicabile esclusivamente per il trattenimento in servizio, da un minimo di un anno a un massimo di tre anni, di unità di personale appartenente all’area dei funzionari e con imputazione sulle autorizzazioni a valere sull’area delle elevate professionalità». Il ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, stando al Piano integrato di attività e organizzazione pubblicato quest’anno dal dicastero guidato da Francesco Lollobrigida, avrebbe rinunciato del tutto alla possibilità di trattenere in servizio il personale dirigenziale e non dirigenziale che raggiunge il limite di età per il collocamento in quiescenza. Anche il ministero dell’Interno e quello dell’Università e della Ricerca non avrebbero in programma di chiedere a dirigenti e funzionari di restare in ufficio oltre i 67 anni.

LA MISURA

Come detto, la manovra quest’anno autorizza tutte le amministrazioni pubbliche a trattenere in servizio, non oltre il compimento del settantesimo anno di età e nel limite massimo del 10% delle facoltà assunzionali disponibili a legislazione vigente, una parte del personale, sia dirigenziale che non dirigenziale, per attività di tutoraggio, oltre che per esigenze funzionali non diversamente assolvibili. La misura, è il caso qui di ricordarlo, non attribuisce però al lavoratore alcun diritto al trattenimento in servizio e affida esclusivamente alla parte datoriale il potere di individuare il personale di cui ritiene necessario non privarsi nell’immediato. Inoltre, possono essere trattenuti esclusivamente i dipendenti che danno il loro consenso al prolungamento del periodo lavorativo e che hanno conseguito una valutazione della performance ottima o eccellente.

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