Tra novantanove giorni – ieri è partito il countdown dei -100 – il mondo dello sport proietterà lo sguardo verso lo Stivale per i Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026. L’Italia si riprende la scena vent’anni dopo Torino 2006 con la competizione a cinque cerchi invernale al via il 6 febbraio. Il traguardo dei cento giorni alla cerimonia di apertura è un momento simbolico che segna l’ingresso nell’ultimo miglio verso il grande appuntamento. «Ci sono molte cose che sono assolutamente pronte, altre meno. Questi 100 giorni ci servono. Il Comitato entra in azione piena solo nel momento in cui gli impianti vengono consegnati. I cronoprogrammi stanno procedendo, ma per alcuni impianti serviranno ancora alcune settimane», dice Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina. «In qualsiasi evento, anche qualche ora prima, qualche giorno prima, vedi persone che lavorano per renderlo all’altezza delle aspettative che sono molto alte», ha ricordato. Infine l’ex presidente del Coni non ha nascosto che le emozioni sono «forti come la responsabilità, che crescono giorno per giorno».
OBIETTIVO
Con la spinta del pubblico di casa, l’Italia insegue 19 medaglie: è l’obiettivo prefissato dal presidente del Coni Luciano Buonfiglio, ovvero due più di Pechino 2022. «Stiamo lavorando di squadra, senza lasciare nulla d’intentato, curando i minimi dettagli e cercando di coronare un quadriennio di sacrifici. Sono sicuro che vivremo un grande spettacolo e che daremo il massimo per essere protagonisti di successo», così il numero uno dello sport italiano. Al momento il tricolore è rappresentato in 110 gare su 116, sarà comunque una spedizione da record: più di 200 azzurri – diventerà il numero più alto di sempre – proveranno ad accaparrarsi i premi: 180.000 per coloro che vinceranno l’oro, 90.000 per l’argento, 60.000 per il bronzo, in continuità con quanto previsto a Parigi 2024.
Un dato fornito ieri alla Triennale di Milano (scelta come sede di Casa Italia) da Carlo Mornati, segretario generale del Coni, preoccupa: «Tra il 1992 e il 2024, a causa del calo della popolazione in Italia abbiamo perso 4,2 milioni di potenziali atleti: è un dato che fa riflettere in vista del futuro». Sempre meno giovani, ma nonostante questo il livello di competitività vede l’Italia all’ottavo posto con un totale di 52 podi e un +240% come incremento del numero di medaglie conquistate nelle ultime quattro edizioni dei Giochi della neve rispetto a Vancouver 2010. L’altro dato confortante è che in 75 eventi (su 116) i nostri atleti sono arrivati tra i primi 5 negli ultimi quattro anni tra Mondiali e coppe del mondo. Alcuni di questi risultati sono giunti proprio nelle sedi olimpiche e questo fa ben sperare in ottica Giochi. Dove sono attesi quasi 2.900 atleti da tutto il mondo, mentre sono già stati venduti 850 mila biglietti, anche se è un numero destinato a crescere.
DIFFUSIONE
Infine, le stime indicano che saranno oltre tre miliardi di persone a seguire in televisione l’edizione più diffusa di sempre tra Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige. Perché si parla di un progetto, un sogno condiviso, capace di unire territori diversi in una visione comune. Ieri lo ha sottolineato il vicepremier Matteo Salvini: «I -100 giorni sono figli del lavoro silenzioso e oscuro di qualcuno che ci ha creduto dall’inizio: avevo la fortuna e l’onore di essere vicepresidente del Consiglio quando abbiamo confezionato una candidatura in cui quasi nessuno credeva, purtroppo qualcuno si è sfilato durante il percorso e adesso penso che lo rimpiangerà».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA



Leave feedback about this