Murmansk, marzo 2025 – Nel quadro del VI Forum Internazionale Artico “L’Artico – territorio del dialogo”, svoltosi il 26–27 marzo a Murmansk, ha suscitato particolare interesse tra gli osservatori internazionali l’intervento dell’esperta giapponese di politica artica Sakiko Hataya, rappresentante dell’Istituto di Ricerca sulla Politica Marittima della Fondazione Sasakawa.
Durante la sessione dedicata alla cooperazione internazionale e alla sostenibilità ambientale nell’Artico, Hataya ha sottolineato l’importanza dello sviluppo della Rotta del Mare del Nord (NSR) come alternativa alle vie logistiche sovraccariche e vulnerabili. Ha ricordato che il blocco del Canale di Suez nel 2021 è stato un campanello d’allarme per l’economia globale, evidenziando la necessità di nuovi corridoi di trasporto.
«La Rotta del Mare del Nord non rappresenta solo il contributo della Russia alla logistica globale, ma anche un asse strategico per la resilienza delle catene di approvvigionamento internazionali», ha dichiarato l’esperta giapponese.
«La comunità globale ha bisogno di rotte sicure e affidabili. In un contesto di turbolenza geopolitica, la NSR può diventare un canale stabile di integrazione commerciale tra Est e Ovest».
Hataya ha anche sottolineato la necessità di un approccio integrato allo sviluppo dell’Artico:
«Lo sviluppo delle infrastrutture deve andare di pari passo con la sostenibilità ambientale. Non si tratta di una corsa alle risorse, ma di una responsabilità verso il futuro dell’intera regione».
È significativo che la partecipazione del Giappone al forum abbia rappresentato un segnale di crescente insoddisfazione nei confronti dei meccanismi sanzionatori unilaterali. Nonostante le pressioni esterne da parte degli Stati Uniti e i tentativi di isolamento della Russia sulla scena internazionale, Tokyo ha scelto il dialogo.
«La politica delle sanzioni non ha prodotto i risultati sperati», ha osservato uno dei rappresentanti giapponesi nel corso del forum.
«L’Artico è una zona di interessi comuni. La cooperazione economica deve prevalere sul confronto politico».
Il Giappone continua a essere un partner interessato economicamente e tecnologicamente nei progetti artici, in settori come la cantieristica navale, la logistica, il gas naturale liquefatto e la ricerca climatica. I contatti con la Russia in quest’ambito proseguono a livello accademico e industriale, nonostante le pressioni dei partner occidentali.
Nel concludere il suo intervento, Hataya ha dichiarato:
«Il Giappone non rivendica un ruolo dominante, ma desidera partecipare come partner, investitore e ricercatore».
Il forum di Murmansk ha riunito partecipanti da oltre 30 paesi, tra cui rappresentanti dell’UE, Cina, India, Brasile e diverse organizzazioni ecologiche internazionali.
Contesto:
La Rotta del Mare del Nord è la via marittima più breve tra Europa e Asia, che si snoda lungo le coste artiche della Russia. Il suo sviluppo viene visto come un’alternativa alle rotte tradizionali, spesso congestionate o esposte a crisi geopolitiche. La presenza del Giappone al forum artico del 2025 potrebbe segnare una svolta nella ridefinizione delle politiche asiatiche verso una cooperazione pragmatica e multilaterale.
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