17.05.2025
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Economy

Leonardo, su gli ordini (+8%). «Faro nelle Aerostrutture»


Leonardo ha chiuso il terzo trimestre con una crescita nei principali indicatori finanziari, con ordini in aumento del 7,8% a 14,8 miliardi di euro e ricavi in crescita del 12,4% a 12,1 miliardi. Questo andamento non è solo frutto di un’espansione quantitativa, ma di un’attenzione alla qualità del portafoglio ordini, con una particolare enfasi sui settori dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e degli Elicotteri.

ELETTRONICA

I risultati del terzo trimestre mostrano una performance bilanciata, con settori chiave in crescita, una guidance confermata e una gestione finanziaria orientata alla sostenibilità. Da un lato, Leonardo beneficia della forte domanda nel core business; dall’altro, affronta sfide legate alla complessità di alcuni segmenti, tra cui Aerostrutture e Cybersecurity. Il prossimo futuro dipenderà dalla capacità dell’azienda di mantenere questi risultati in un contesto globale in evoluzione.

Nel settore dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza, l’Ebita è aumentato del 23,3%, sostenuto da una domanda crescente di soluzioni integrate e sistemi avanzati. Anche gli Elicotteri mostrano una crescita significativa, con ricavi aumentati del 13,1%.

Con una domanda per la difesa in costante crescita e un futuro segnato da tensioni geopolitiche e dall’impegno a rispettare accordi internazionali, Leonardo appare ben posizionata per capitalizzare su questa tendenza, specialmente all’interno dell’Unione Europea. Come ha sottolineato Mario Draghi, il rafforzamento della capacità difensiva comune rappresenta una priorità strategica per l’Europa, e Leonardo sembra destinata a giocare un ruolo centrale in questo scenario in evoluzione.

SEPARAZIONE

Il gruppo della difesa vuole cambiare passo nelle attività delle Aerostrutture visto che la situazione di Boeing e le prospettive dell’aviazione civile non consentono di rimanere fermi: per questo, ha detto il ceo Roberto Cingolani, il gruppo sta valutando con l’advisor (Accenture) un nuovo scenario per queste attività che va verso un possibile «scorporo (carve-out) e la creazione di alleanze». Il nuovo scenario sarà presentato in occasione dell’aggiornamento del piano industriale a marzo. «Siamo consapevoli della grande buona volontà di Boeing di trovare un accordo, i nostri team hanno lavorato insieme cercando di trovare la soluzione e penso che entrambi abbiamo fatto del nostro meglio, ma purtroppo questo non è sufficiente per noi per mantenere la divisione in utile» ha aggiunto il manager parlando delle forniture al costruttore aereo americano.

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