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«Le vette ispirano, ad agosto scappo dal caldo del mare»


La conduttrice Licia Colò, 63 anni, al timone del programma Eden – Un pianeta da salvare su La7 e ideatrice e primo volto di Alle falde del Kilimangiaro su Rai3, è una che di viaggi se ne intende. Ha potuto visitare alcuni dei luoghi più belli al mondo, e da sempre preferisce la montagna al mare. E lì si rifugia, nella sua «bellezza spirituale, perché la montagna fa bene al mio cervello». Non la sorprende, dunque, che gli italiani la stiano riscoprendo — o addirittura che la preferiscano alla spiaggia. L’alternativa del fresco ad alta quota per combattere l’afa in città, la riscoperta di sé e della natura, e «il suo valore terapeutico» sono le caratteristiche che hanno trasformato, per la conduttrice, la montagna in una tendenza.

In che senso la montagna è curativa?

«Stimola la fantasia, la riflessione, l’immaginazione. Anche se fisicamente sto ferma la testa va per conto suo e si distacca dagli obblighi. Non a caso quando sono in montagna nascono le idee per nuovi progetti».

Dove si trova in questo momento?

«A casa della mia famiglia in Val di Non, sulle Dolomiti».

E il mare?

«Mai andata al mare in questo mese, anzi scappo. È una tradizione antica, perché è il periodo di chiusura di fabbriche e aziende. Amo il mare, ma già a vent’anni odiavo il caldo e i 40° gradi che non mi permettevano di svolgere nessuna attività. Al massimo stai in acqua ed esci la sera».

Gli italiani si sono riscoperti amanti della montagna, ma il sovraffollamento rischia di danneggiare l’ambiente. Che ne pensa?

«Ci sono luoghi che diventano orrendi proprio a causa delle persone. Alcuni poi vanno sempre negli stessi posti e la trovo una cosa molto stupida. Recentemente ho scoperto le vacanze “instagrammabili”, quelle cioè fatte solo per postare foto sui social».

Postano dal mare o dalla montagna?

«Mi è capitato di vederne mentre mi trovavo a Canazei (al confine tra Bolzano e Belluno, ndr.), territorio famoso per il Giro dei Quattro Passi. Era pieno zeppo di macchine, ma la cosa allucinante era chi non scendeva neanche dal proprio veicolo, ma stava lì solo per fare una foto e andava via. Che cosa triste…».

Com’è la situazione in Val di Non?

«Ci sono tanti anziani, ma non è una novità. Di solito la montagna è apprezzata di più dalle persone avanti negli anni e i giovani sono pochi, più propensi ad andare in spiaggia. Bisogna fare in modo che la riscoprano diversa».

La tendenza sta cambiando?

«È una questione culturale. Il valore della natura o di una semplice camminata non si imparano leggendo libri, sono le famiglie che dovrebbero intervenire per trasmetterli».

Qual è l’attività migliore da fare in montagna, che il mare non può offrire?

«Sdraiarsi su un prato tutto il giorno e guardarsi intorno è l’attività più bella. È terapeutico».

Che ne pensa sua figlia?

«Non va al mare, ma da ventenne preferisce girare le capitale europee. Magari crescendo cambierà idea e verrà in montagna, come me».

© RIPRODUZIONE RISERVATA


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