16.05.2025
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Politics

le proposte della base M5S


Megafono: la base del Movimento 5 Stelle è stata richiamata all’appello. «Siete tutti invitati a suggerire bisogni e obiettivi strategici su cui il M5s dovrebbe concentrare la propria azione politica negli anni a venire», scriveva il partito sui social il 21 agosto dando avvio alla prima fase del processo Costituente. «Una bellissima sfida» a detta del leader Giuseppe Conte, «un’occasione di vero confronto e partecipazione per rinnovare l’azione politica del Movimento». In breve, iscritti e simpatizzanti hanno tempo fino al sei settembre per esprimere “bisogni e obiettivi strategici” in un’apposita sezione del sito pentastellato, prima che si tenga l’assemblea vera e propria a fine ottobre, che promette di essere un momento di forte cambiamento.

LE PROPOSTE DAL BASSO

Le richieste sono arrivate a cascata: in pochi giorni hanno superato le diverse migliaia. E, come in tutte le iniziative che partono dal basso, è normale che, accanto alle proposte più ponderate e impegnate, ci si imbatta anche in affermazioni «di pancia», a tratti farsesche. «La grande novità: punteggio d’attivismo», scrive un utente. La curiosità, spinge immediatamente alla lettura: «Vorrei che per essere eletti o candidati alle votazioni si accedesse tramite un punteggio di attivismo — continua — Gli attivisti, una volta pilastri del Movimento, sono sempre più rari nelle piazze. Perciò, perché non rendere l’attivismo un requisito fondamentale anche per le candidature interne? Come? Accumulando punti per ogni attività svolta e stabilendo un punteggio minimo necessario per potersi autocandidare». Proposta bocciata subito da un sostenitore: «Ma per favore. A noi serve un punteggio di qualità non di presenza!» esclama.

LA TV PENTASTELLATA

In questo continuo e incessante flusso di proposte “dal basso”, che alla fine si autoregola come il letto di un fiume che evita lo strabordare delle acque, tante altre attirano l’attenzione. Una tra tutte, quella che propone la Tv pentastellata: scrive un utente anonimo «bisogna unificare le forze umane con una televisione pentastellata, canale satellitare». Ma va oltre, e propone di creare dei «prodotti vendibili a garanzia cinque stelle» come «negozi, attività formative e ricreative, attività non lucrative, volontariato, scuole, mense, attività è sviluppo, artisti, insegnanti, e tanto altro», insomma, chi più ne ha più ne metta. Anche abbigliamento.

C’è chi si preoccupa della “rappresentanza”, dando particolare attenzione al lato musicale: «Può sembrare stupida l’idea — avverte un sostenitore — ma non abbiamo una canzone che lasci la nostra impronta». Arrivano subito le indicazioni di un grillino: «Evitiamo di creare qualcosa del tipo «meno male che Grillo c’è» o «meno male che Conte c’è». Per me andrebbe bene l’inno dell’Unione Europea».

Un tema ricorrente è quello della massoneria, formalmente vietata dal partito per chi si candida. Ma c’è chi osa andare controcorrente, scrivendo: «Bisogna togliere il divieto di essere iscritto o candidato per il MsS a chi è massone». «No!», «Mai!» o «Qualcuno qui ha voglia di scherzare», scritto con un urlato Bloc maiusc che fa tremare lo schermo. Puntualizzano: «Non va permessa la candidatura a chiunque sia stato eletto in altre liste anche se facenti parte della stessa coalizione, perché magari, oltre ai massoni e ai condannati, ci ritroveremmo un Renzi o un Calenda».

Tra le idee più radicali «bisogna riformare e aggiornare il codice della strada: basta autovelox» o «Eliminiamo il contante» e «Bisogna abolire Regioni e Province, devono rimanere solo Stato e Comuni», le richieste più numerose (e moderate) sono quelle sulla modifica al tetto dei due mandati, che impone agli eletti del partito di non ricandidarsi al termine del secondo mandato di una qualunque carica elettiva interna al partito. Tanti anche gli utenti che propongono di far fuori il garante del M5S, Beppe Grillo «Ma i due mandati di Grillo quando finiscono? Facciamo che 13 anni se li è già fatti e può andare a casa», come chi, al contrario, richiede un ritorno alle origini «Era meglio il Movimento di Beppe e Casaleggio, non sta buffonata di Conte. Svegliaaaa».In ogni caso, a pochi giorni dalla scadenza, fissata per il 6 settembre, sorprende l’enorme partecipazione all’iniziativa popolare, la cui essenza potrebbe essere riassunta dalle parole di un utente: «Ritroviamo la strada giusta! Vogliamo più voci e meno chiacchiere!»

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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