È scontro al Senato dopo le dichiarazioni di Giovanni Berrino, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Giustizia a Palazzo Madama durante la discussione sul decreto sicurezza. «Le donne che fanno figli per rubare, non sono degne di farli», ha detto il senatore scatenando l’ira delle opposizioni durante la discussione sul decreto sicurezza. In particolare, fronte Pd, viene fortemente criticato il passaggio dell’intervento del senatore di Fdi in cui ha sostenuto che «un bambino sta più sicuro in carcere che a casa con genitori che li concepiscono per andare a delinquere…». «Raramente ho sentito parole più crudeli», scrive su X questa mattina il senatore dem Filippo Sensi augurandosi «sia solo una livida propaganda, e che non lo pensi davvero. Ho urlato di tutto».
Scontro in Aula
«I cittadini italiani sono stufi. Hanno un irrefrenabile bisogno di sicurezza e hanno bisogno di norme che facciano dell’Italia un Paese sicuro. Mi chiedo: cosa ha fatto la sinistra negli ultimi 10 anni quando era al governo? Cosa ha insegnato ai nostri ragazzi? Hanno fallito con i buoni propositi, con il dire non servono il carcere o le forze dell’ordine per reprimere la criminalità. È necessario educare i giovani, come dice il dl Caivano, o la legge sul bullismo e cyberbullismo. Ma bisogna anche intervenire per frenare l’insicurezza dilagante nelle nostre città, frutto in gran parte delle azioni disoneste di centinaia di migliaia di extracomunitari che vivono illegalmente nella nostra Nazione. Con questo provvedimento aggiorniamo il codice Rocco con nuove fattispecie. Chi pensava allora alle occupazioni abusive di immobili appartenenti ad anziani o disabili? Chi pensava agli anziani truffati? Chi pensava allo stop delle strade in nome del green deal? Chi pensava agli atti vandalici contro i nostri monumenti? Il dissenso si esprime con concetti, non picchiando le nostre forze dell’ordine. È per queste ragioni che vogliamo uno Stato in cui i cittadini vivono tranquilli e in cui chi sbaglia paga con la galera», ha dichiarato in aula il senatore Berrino.
Chi è Giovanni Berrino
Berrino ha militato nelle file di Alleanza Nazionale e a partire dal 1995 è stato più volte consigliere comunale, vicesindaco e assessore a Sanremo. Nel 2014 si candida a sindaco di Sanremo sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord e due liste civiche perdendo la sfida contro Alberto Biancheri al ballottaggio (65% contro 34%). Capogruppo in consiglio comunale per FdI, nel 2015 viene eletto al Consiglio regionale della Liguria poiché inserito nel listino del presidente Giovanni Toti allorché non sarebbe stato eletto nella provincia di Imperia con sole 1.309 preferenze.[3] Riconfermato nel 2020 con 3.720 voti, è stato assessore regionale al turismo, al lavoro e ai trasporti dal 2015 al 2022. Alle elezioni politiche del 2022 viene eletto senatore per Fratelli d’Italia nel collegio uninominale di Imperia-Savona con il 44,93% (pari a 154.651 voti di coalizione di cui 5.441 diretti a lui) battendo l’avversaria del centro-sinistra Sandra Zampa con uno scarto di oltre 50.000 voti. Nel gennaio del 2025 viene nominato vice coordinatore regionale del partito con delega sulla provincia di Imperia
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