AURONZO Tutti aspettano Greenwood, il colpo da novanta della Lazio. Ma c’è un prospetto, in carne e muscoli, in mostra sotto le Tre Cime di Lavaredo, un talento meno sponsorizzato. Tchaouna sgomma a destra ed effettua già un mini-sorpasso: offuscato Isaksen al primo round. Velocità, forza, inserimenti e mancino al veleno, ecco tutto il repertorio. Non è passata inosservata la sua tripletta (record di marcature condiviso con Noslin, Sanà e Pedro) nella prima uscita contro l’Auronzo. Il ds Fabiani lo ha rapito da Salerno a maggio, prima che altri (il Bologna all’ultimo minuto) potessero fiondarsi di nuovo addosso. Pagato 10 milioni (in tre rate, compreso il contributo di solidarietà), il 40% spetterà al Rennes, che lo ha lanciato nel grande calcio. Con 6 centri (4 in campionato) e 4 assist in 35 presenze, è stato l’unico a salvarsi nella disgraziata stagione del club campano. L’ex ds granata Sabatini ha rivelato: «Quando ho saputo che lo ha preso la Lazio, ho chiamato Lotito e mi sono complimentato. Loum è fortissimo». Domenica ne ha dato un assaggio nel secondo tempo del primo test dello Zandegiacomo. Impressionante una traversa e poi una fucilata all’incrocio. Devastante la progressione a grandi falcate e lo strapotere fisico. Non a caso all’Arechi avevano ribattezzato “fulmine” questo 20enne ciadiano, naturalizzato francese, con «l’idolo Dembelé e Camavinga come modello». Tchaouna è nato con sei fratelli nella povertà, ha ancora fame e vuole conquistare la Lazio. Nell’hotel Auronzo giurano non sia affatto spaventato dall’eventuale sbarco di Greenwood nello stesso ruolo.
LA SITUAZIONE
Sarà perché l’affare con lo United è sempre più in bilico: «Ho offerto 25 milioni, più il 50% sulla futura rivendita più bonus e commissioni, ma sembra che tutti stiano cercando di farlo saltare», le parole di domenica di Lotito. E ancora, uscendo dalla Figc, ieri pomeriggio: «Se i tifosi lo vogliono, facciano loro le trattative e mettano i soldi. Noi abbiamo preso sei giocatori (con Munoz e Artistico, ndi), le altre che hanno fatto? Abbiamo speso più della Juventus, ma poi lo scorso anno Immobile ha fatto bene? È come se hai una macchina che si ferma per strada, a noi serve una che cammini. Non i singoli, ma un gruppo unito». Mason sta tergiversando oltre modo. Oggi il Marsiglia attende un sì o un no definitivo, il Napoli resta dietro l’angolo. Sarà per questo che il padre-manager continua a consigliare al figlio di aspettare le evoluzioni del mercato e di prendere tempo. La Lazio è spazientita, negli ultimi due giorni lo ha contattato di continuo, ma lo sente ancora indeciso. Il ds Fabiani era pronto a volare fra oggi e domani a Manchester per chiudere il colpaccio, ma a queste condizioni non ha senso nemmeno il viaggio. Vedremo. È stato risondato Jobe Bellingham con il Sunderland, potrebbe essere il 2005 mister X di Lotito, o forse c’è un altro giovane tenuto nascosto. Il fratello di Jude è un trequartista come Samardzic, lasciato al momento in un limbo. Chissà che la Lazio non possa tornare su Stengs del Feyenoord. L’olandese gioca a destra ma è nato jolly sulla trequarti, può essere un’alternativa a Dele-Bashiru nel 4-2-3-1.
LE ALTERNATIVE
Il club di Rotterdam aveva insistito per uno scambio con Isaksen, il ds Fabiani lo aveva rifiutato, ma possono cambiare ancora gli scenari di mercato. Lotito ha parlato di altri tagli, il danese continua a sembrare mogio, nonostante il gol nel primo test, oltre due assist per Pedro e Castellanos. Tchaouna lo ha subito offuscato, anche lui è intercambiabile a sinistra, a 18 anni esordì nel Rennes sull’out mancino. Tutto dipende dalla prossime ore su Greenwood, sull’orlo di un precipizio o di un sogno. Fuori o dentro, ma stavolta in modo definitivo. Il malessere di Guendouzi sembra invece definitivamente rientrato dopo l’addio di Tudor: «Ho scelto la Lazio per Sarri e la Champions. È stata una scelta ponderata, ora sto bene qui e sono soddisfatto». Chiamate dalla Premier permettendo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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