Dopo la presentazione di Tijjani Noslin ha preso parola Angelo Fabiani per chiarire alcuni temi importanti. Il ds della Lazio ha cominciato da Immobile: «Ne ho sentito parlare di questa situazione (ride, ndr). Sono abituato ad agire quando ci sono le carte e c’è una richiesta ufficiale. Nel momento in cui ci sarà, allora ne prenderemo atto valutando il da farsi. Io ad esempio ho fatto una richiesta formale per un calciatore e mi hanno risposto allo stesso modo. Ho sentito di questa evenienza, ci troviamo di fronte a un campione che ha fatto la storia della Lazio e va trattato con le dovute maniere. Se oggi arriverà una proposta ufficiale del Besiktas e Ciro la vorrà prendere in considerazione allora capiremo il da farsi, ma non vorrei entrare in un meccanismo del “si dice, non si dice”».
Lazio, Fabiani: «Per ora nessuna offerta. Ciro non ha chiesto di andare via a zero»
E ancora: «Andare via a zero? Il giocatore non ha chiesto questo nella maniera più assoluta. Ho sempre sentito dire che un’eventuale trasferimento gli sarebbe gradito, ma sotto la mia gestione nessuno ha messo alla porta nessuno. Chi è andato via lo ha scelto. Se si dovesse verificare di nuovo è perché c’è una volontà precisa del calciatore. Io spero che possa restare per la stima che ho per il calciatore e l’uomo. Noi però dobbiamo basarci sui fatti. Sarò sempre un tifoso di Immobile.
Oggi comunque fa parte della Lazio e a condizioni normali dovrebbe partire».
Su Tavares e Greenwood…
Infine sul mercato a partire da Tavares: «Parliamo di un elemento che ci interessa molto. Ci sono delle corrispondenze tra le due società sull’accordo da trovare che in realtà ieri abbiamo trovato, ma bisogna mettere d’accordo tante componenti, ovvero gli agenti. Però sono più che fiducioso. Per motivi scaramantici non dico che è un giocatore della Lazio, ma ci sono grandissime possibilità». Infine su Greenwood: «Già lo scorso anno lo stavamo trattando, quest’anno siamo in contatto col Manchester. Ci sono state tuttora azioni di disturbo, ma questo fa parte del mercato. Diciamo che i consigli del diavolo se li mangia la volpe e io non sono il diavolo»
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