Si chiariscono gli assetti azionari di Mediobanca in vista dell’assemblea di lunedì 16 giugno che dovrà autorizzare l’Ops su Banca Generali. Ieri si è appreso che l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone ha rafforzato la sua quota nella banca milanese, salendo a ridosso del 10% di Piazzetta Cuccia. Fonti finanziarie hanno infatti confermato le anticipazioni online del quotidiano “La Stampa”. Mentre, secondo le più recenti informazioni presenti sul sito di Piazzetta Cuccia, aggiornate allo scorso 28 aprile, Caltagirone era accreditato al 7,391%. Proprio ieri era anche il giorno di scadenza della record date — giorno in cui l’emittente verifica chi risulta titolare delle azioni — in relazione alla riunione dei soci. Il 3 giugno, invece, sempre il gruppo Caltagirone aveva chiesto al cda di Piazzetta Cuccia di rinviare l’assise che se si dovesse tenere, avverrebbe al buio per «incertezza di informazioni e l’indeterminatezza anche economica degli elementi strutturali dell’Offerta».
Va ricordato che Mediobanca è costretta a chiamare gli azionisti per avere l’ok a promuovere l’Ops su Banca Generali in quanto si trova sotto passivity rule per essere a sua volta destinataria di un’Offerta di scambio da parte di Mps.
La «nostra operazione» su Mediobanca e quella di Mediobanca su Banca Generali «non sono mutualmente esclusive», ha detto sempre ieri l’ad di Mps, Luigi Lovaglio, parlando a SkyTg24. Il banchiere lucano ha aggiunto che, tuttavia, i fattori economici che sono alla base della possibile acquisizione di Banca Generali da parte di Piazzetta Cuccia «non sono ancora chiari, presentano lati oscuri», allineandosi alle perplessità alla base della richiesta di rinvio dell’assemblea avanzata da VM 2006 srl, società del gruppo Caltagirone.
L’ops «va avanti», aldilà «dell’attenzione ai salotti» che «deve essere superata». Lovaglio prosegue: «Abbiamo avuto un ampio consenso dei nostri azionisti che per noi è l’indicazione che siamo sul lato giusto». Aggiunge: «se oggi vogliamo sviluppare l’economia e essere vicini al cliente dobbiamo creare valore per tutti gli stakeholder». Per l’utilizzo dei crediti fiscali delle Dta anche sui risultati di Mediobanca, «mi basterebbe il 50% più un’azione», quota necessaria per consolidare Piazzetta Cuccia nel bilancio del Monte «ma noi siamo determinati e convinti di raggiungere la soglia» del 66,7% indicata come obiettivo dalla banca», ha precisato l’ad senese.
AGGIUSTAMENTI A PIACERE
Si affilano le armi nella battaglia assembleare in vista di una conta che innanzitutto potrebbe tenersi a sostegno o meno della proposta di posticipare l’assise: il presidente della riunione dei soci dovrebbe metterla in votazione in apertura della seduta.
Nelle more del rafforzamento dei fronti per misurare gli equilibri di governance, crepe si sono aperte all’interno del patto di consultazione di Mediobanca, come emerso nella riunione di mercoledì 4: non ci sarebbe stata unanimità nell’orientamento finale a favore dell’Ops su Banca Generali, ma da quanto trapela, ci sarebbero stati i distinguo di Gavio (0,62%), Minozzi (0,11%) e di qualche altro. L’accordo tra una quindicina di soggetti, è solo di consultazione senza vincolo di voto, pertanto potrebbero esserci differenze in sede di voto tali da far disallineare le posizioni dei soci del patto. Alcuni dei quali infatti potrebbero condividere la richiesta di spostare più avanti l’assemblea in modo da non avere il buio attuale sui contenuti.
La Relazione del cda chiede ai soci di avere mano libera in qualunque momento per fare aggiustamenti all’offerta, anche di poter rinunciare a condizioni di efficacia e di rivedere i tempi. Insomma il cda vuole carta bianca incondizionata.
A Piazza Affari ieri Montepaschi ha chiuso in testa al listino a 7,27 euro (+3,18%) e Piazzetta Cuccia a chiuso a 19,95 euro (+1,97%) dopo che il mercato ha appreso della crescita di VM 2006 srl, del gruppo Caltagirone, a ridosso del 10% del capitale della banca. I due titoli possono aver beneficiato anche delle dichiarazioni di Lovaglio, secondo il quale le due Offerte pubbliche di scambio non si escludono.
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