13.12.2025
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Science

L’Africa si sta spaccando nel nord dell’Etiopia. «Nascerà un nuovo oceano, la crosta terrestre si assottiglia»


La Regione dell’Afar, nel nord dell’Etiopia, rappresenta uno dei luoghi più affascinanti e geologicamente dinamici del pianeta. Qui convergono tre grandi sistemi di rift: il Mar Rosso, il Golfo di Aden e il Rift dell’Africa Orientale, formando un nodo tettonico unico chiamato Afar Triple Junction, dove la crosta terrestre continentale si assottiglia fino a rompersi, dando avvio ai processi che, su scale temporali di milioni di anni, potrebbero portare alla nascita di un nuovo oceano

Riscoprire il passato per capire il futuro della Terra

Uno studio recentemente pubblicato sulla Journal of African Earth Sciences, intitolato “A review of the 1968 Afar Magnetic Survey data and integration with vintage Red Sea and Gulf of Aden data”, ha ripreso un vasto archivio di dati aeromagnetici raccolti tra il 1968 e il 1969, mai sfruttati appieno fino ad oggi.

Questi dati sono stati digitalizzati e analizzati con tecniche moderne, integrandoli con serie magnetiche storiche del Mar Rosso e del Golfo di Aden.

Questo approccio ha permesso di ricostruire in dettaglio la struttura crostale profonda dell’area e di affinare le conoscenze sull’evoluzione del rifting africano, confermando e ampliando modelli interpretativi proposti in passato. 

Cosa rivelano le anomalie magnetiche

L’analisi delle anomalie magnetiche — variazioni locali del campo magnetico terrestre registrate nelle rocce — ha una valenza cruciale per comprendere le fasi di rifting e separazione dei continenti. Nel settore meridionale dell’Afar emerge chiaramente una impronta magnetica orientata WSW-ENE, coerente con l’estensione del Golfo di Aden, mentre nelle porzioni settentrionali le anomalie si allineano secondo la direzione NW-SE del Mar Rosso. In entrambe le zone, invece, manca una chiara firma magnetica del Main Ethiopian Rift (Mer), il ramo più giovane e meridionale del sistema di rift orientale. Forbes

Questa doppia disposizione suggerisce che il rifting continentale abbia avuto origine prima lungo strutture profonde collegate al Mar Rosso e al Golfo di Aden, mentre l’attivazione del Mer è avvenuta successivamente, probabilmente influenzata da movimenti del mantello terrestre.

Un laboratorio naturale per studiare i processi tettonici

La regione dell’Afar è importante non solo per le sue anomalie magnetiche ma anche perché offre un raro esempio terrestre di come la crosta continentale si assottiglia e si rompe sotto l’effetto combinato di spinte tettoniche e attività magmatica. Qui, il passaggio dalla crosta continentale a quella oceanica è osservabile su scale geologiche, un fenomeno che in molte altre parti della Terra è ormai avvenuto milioni di anni fa e può essere studiato solo indirettamente.

Secondo i ricercatori, questi processi sono tuttora attivi: la risalita di un superplume mantellare sotto l’Africa orientale potrebbe aver alimentato il rifting e continua a influenzarne l’evoluzione. 

Verso la formazione di un nuovo oceano?

Le evidenze geofisiche suggeriscono che, su tempi geologici molto lunghi — dell’ordine di milioni di anni, la regione dell’Afar potrebbe evolvere in un bacino oceanico completamente sviluppato, separando l’Africa dalla Penisola Arabica e dando effettivamente origine a un nuovo oceano. Questo non è solo un rompere lento della crosta terrestre, ma un processo complesso orchestrato da fattori tettonici profondi, attività magmatica, e lineamenti geologici che si espandono e si trasformano nel tempo.


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