12.05.2025
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Politics

la strategia di avvicinamento alla comunità Lgbtqia+


«Lavoro, salute e, soprattutto, diritti». Quando la campagna elettorale per le Europee era ancora in corso, Elly Schlein aveva già chiarito che una grossa fetta della sfida dem lanciata a Giorgia Meloni si sarebbe combattuta sulla difesa dei diritti della comunità Lgbtqia+.

Per la segretaria dem, quindi, il gay pride di Roma di sabato è da intendersi come un tassello fondamentale per nutrire (o allargare) un fronte dell’opposizione reale alla leader di Fratelli d’Italia. E allora eccola, come già lo scorso anno, sfilare e ballare sui carri della parata romana, accanto al sindaco Roberto Gualtieri in fascia arcobaleno o al neo eurodeputato Alessandro Zan.

Schlein al Pride

Una presenza tutt’altro che irrilevante quella della Segretaria perché, appunto, nasconde un messaggio politico d’impatto: siamo noi contro di loro. Quel dualismo tra Partito democratico e FdI che anche Meloni ha provato a marcare nelle scorse settimane con l’obiettivo più o meno dichiarato di far rinascere il bipolarismo e favorire un avvicinamento dei dem al premierato (e i buoni risultati di entrambi i partiti sembrerebbero dargli ragione), è quindi esploso su un fronte che per la premier è stato particolarmente caldo alla riunione del G7 appena conclusa a Borgo Egnazia.

I tentativi di espandere la tutela dei diritti delle donne sull’aborto e, in generale, quelli della comunità Lgbtqia+ portati avanti soprattutto dal presidente francese Emmanuel Macron, sarebbero infatti stati frenati dai dubbi della presidenza italiana, che però respinge tutte queste accuse e definisce la polemica «artefatta».

Poco male. L’indignazione sollevata dalla vicenda, è un ottimo gancio per Elly Schlein per riprendersi subito la scena, dettando l’agenda piuttosto che subendola rispondendo alle domande di Meloni (come ha più volte provato a fare la leader di centrodestra nel croso della campagna elettorale). Quindi quel «difendiamo noi i diritti», o quel «il G7 non ne parla ma lo facciamo noi», è marcare una distanza. Come? Ballando scatenata “Apnea” di Emma e “Mon amour” di Annalisa sul carro sfilato da via Merulana al Colosseo. Difficile, stavolta, non vederla arrivare. 

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