«La storia di Martina mi ha lasciato senza fiato». Così Giorgia Meloni in un incontro stampa ad Astana, in Kazakistan. «Dico la verità, ci abbiamo lavorato tanto sul tema — dice a proposito dell’ennesima uccisione di una donna, a poche ore dalla tragedia che ha coinvolto la 14enne di Afragola — ma uno si sente disarmato. Sentivo anche Schlein che diceva: mettiamo da parte le divergenze. Le leggi ci sono, gli strumenti ci sono, il tema è più ampio e forse non lo stiamo capendo veramente. Rischiamo di non capire che cosa sta succedendo alle nuove generazioni. Quindi di non essere in grado di prevedere i pericoli. C’è un aumento di casi di violenza e di suicidi inspiegabili. Non ho le risposte, ma se non ci facciamo le domande non possiamo trovare risposte». Poi rispondendo a una domanda sui femminicidi e sull’appello di Schlein a lavorare insieme, aggiunge: «Sto scrivendo alla commissione Bicamerale per l’infanzia per chiedere a tutte le forze: lavoriamoci insieme. Il tema è molto più grande di noi e penso che si debba affrontare insieme. Non c’è bisogno di appelli. Io ci sono. Serve una riflessione enorme».
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Meloni: contenta di visita Macron, si è montata molta panna sul tema
Il 3 giugno sarà a Roma il presidente francese Macron. «Voi siete sempre molto appassionati a questa vicenda.
Vedo montare molta panna su questo tema — dice Meloni -. Ma l’Italia e la Francia sono amiche e alleate. Hanno posizioni convergenti su molti dossier e su altri hanno divergenze. Ma questo è normale. Non è che ci siano contrapposizioni. A volte i leader discutono ma questo non compromette nulla. Ci siamo visti tantissime volte — ha aggiunto parlando sempre del leader francese — le materie da discutere sono tante. Sono contenta che venga a Roma così avremo modo di vederci con calma e parlare di tutto quello di cui c’è da parlare».
Meloni: «Sui dazi fra Usa e Ue si sta andando avanti»
Sui dazi «non posso dire che si stia perdendo tempo, credo che fra le due sponde dell’Atlantico ci sia un approccio diverso, uno che va più nel dettaglio e uno che punta più a un accordo globale. Credo che si debba favorire una maggiore comprensione. So che c’è da parte dell’Europa, a partire da Von der Leyen: c’è stata una telefonata positiva, anche con un ruolo della nostra diplomazia. Si sta andando avanti, le materie sono molte e bisogna capirsi su quante materie si deve trovare un accordo, forse serve più un accordo di cornice».
Il legame con l’Asia centrale
Ci sarà «un costante dialogo con questa regione e l’Italia ha fatto da apripista. È una regione sempre più rilevante, crocevia della storia, ponte tra oriente e occidente. Il segnale dato dall’Italia è molto importante, ed è l’inizio di un nuovo livello delle nostre relazioni», ha detto Meloni a margine del vertice Asia Centrale-Italia. «Sono molte le materie su cui lavoriamo insieme, dall’energia alle infrastrutture. Sono molto soddisfatta, è una scelta strategica».
«Sono molto soddisfatta da questa mia prima visita in Asia centrale dove siamo stati accolti magnificamente», «è un fatto storico la celebrazione del primo vertice Italia-Asia centrale a livello dei leader» e il segnale dato dall’Italia «è stato accolto straordinariamente bene», ha detto. «Con il Kazakistan abbiamo firmato intese per un valore che arriva quasi ai 5 miliardi di euro, con l’Uzbekistan abbiamo firmato molte intese che mobilitano un volume d’affari di circa 3 miliardi di euro. Sono molte le materie sulle quali lavoriamo insieme: dall’energia alla gestione delle acque, passando per le infrastrutture le materie ambientali, fino alla cultura, la mobilità, la migrazione legale. C’è davvero un ventaglio infinito di iniziative che stiamo portando avanti, che porteremo avanti insieme e che abbiamo preso l’impegno a promuovere ancora di più. Devo dire che sono molto soddisfatta e penso che questa sia una scelta strategica dell’Italia particolarmente rilevante. Io avevo detto che nel 2025 questa zona del mondo sarebbe stata una delle mie priorità e sono contenta di aver mantenuto quell’impegno», ha aggiunto Meloni.
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