Economy

la quota vale 3 miliardi di euro


Si rafforza l’asse tra EssiLorluxottica e Meta. Il colosso di Menlo Park, secondo quanto riportato da Bloomberg, ha acquistato quota di minoranza di circa il 3% nel gruppo dell’occhialeria guidato da Francesco Milleri: una quota che vale circa 3,5 miliardi di dollari (circa 3 miliardi di euro) agli attuali prezzi di mercato. Un primo passo al quale potrebbero seguire ulteriori investimenti che porterebbero nel tempo la partecipazione di Meta al 5%.

IL LEGAME STORICO

Oltre a rappresentare un’operazione in linea con l’impegno di Meta nel campo dell’intelligenza artificiale, divenuta la priorità e la maggiore spesa per il gruppo, l’investimento del gigante tech fondato da Mark Zuckerberg contribuirà a rinsaldare ulteriormente lo già stretto legame tra le due società.

Un legame che, a dispetto della sua durata, si può già definire storico. Nato sei anni fa, nel 2019, con una prima importante svolta nel settembre 2020, quando l’allora Facebook ed EssilorLuxottica, ancora guidata da Leonardo Del Vecchio (scomparso il 27 giugno 2022) annunciarono la partnership pluriennale per lo sviluppo de gli occhiali intelligenti che si concretizzò nel settembre 2021 con il lancio dei Ray-Ban Stories.

Gli «smart glasses» sono un elemento centrale nel piano di Zuckerberg, perché offrono a Meta la possibilità di avere a disposizione un proprio hardware e controllare la distribuzione.

Per EssilorLuxottica, invece, l’accordo offre l’occasione di rafforzare la propria presenza nel mondo hi-tech come a più riprese ribadito dall’amministratore delegato, Francesco Milleri: «Puntiamo a diventare leader nel settore del computing indossabile, creando occhiali che un giorno sostituiranno la maggior parte dei dispositivi tecnologici — spiegava il 31 ottobre dello scorso anno al Financial Times — queste nuove tecnologie un giorno prenderanno il posto degli smartphone, così come i servizi di streaming hanno rimpiazzato i cd e i veicoli elettrici rimpiazzeranno i motori a combustione». Intervistato dal Foglio il 15 aprile, Milleri portava l’esempio pratico degli occhiali intelligenti come strumento per migliorare la vita delle persone in diversi campi («Parola d’ordine: empower humanity»): «L’innovazione — raccontava — deve svilupparsi lungo tre direttrici: ciò che possiamo integrare all’interno di un occhiale, ciò che possiamo costruire attorno a esso e, soprattutto, ciò che l’uomo sarà in grado di fare grazie alle tecnologie che potremo mettere a disposizione». In tal senso, «i Ray-Ban Meta consentono di vivere la quotidianità e la socialità senza barriere, restando pienamente immersi nel momento presente grazie all’interazione naturale con l’occhiale e la voce».

IL NUOVO MODELLO

A fine giugno EssilorLuxottica e Meta hanno annunciato Oakley Meta, una nuova categoria di «Performance AI Glasses» che combinano l’intelligenza artificiale avanzata del colosso di Menlo Park con il design iconico di Oakley e le lenti Prizm, compiendo un ulteriore passo in avanti nella loro partnership. La nuova linea di smart glasses è chiamata a raccogliere il testimone del successo dei Ray-Ban Meta, gli occhiali con tecnologia Ia più venduti al mondo che hanno ispirato milioni di consumatori e che per primi hanno definito questa nuova categoria di prodotto. «Grazie al design di Oakley e all’innovazione di Meta nell’intelligenza artificiale e nello spatial computing, stiamo ridefinendo gli standard dell’intero settore», aveva commentato il chief wearables officer di EssilorLuxottica, Rocco Basilico, in occasione del lancio.

Con l’ingresso di Zuckerberg nel capitale del colosso dell’occhialeria, l’alleanza EssiLux-Meta sembra ora destinata a guardare sempre più lontano. In attesa della reazione dei mercati alla notizia, emersa ieri sera a borse chiuse, il titolo EssilorLuxottica ha archiviato la seduta sul Cac40 di Parigi con il +1,22% a 239,7 euro.

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