Nel palazzo del Nazareno non l’hanno mai vista arrivare. A Roma viene pochissimo. E a un evento istituzionale non ha mai partecipato. Ma stavolta Paola Belloni, trentenne compagna di Elly Schlein, che vive a Bologna, potrebbe fare uno strappo. E diventare, se le intenzioni della coppia diventeranno realtà e se non si preferirà alla fine di soprassedere, la new entry destinata a diventare la superstar — almeno in quota sinistra — al ricevimento nei giardini del Quirinale per la festa della Repubblica, che si terrà domenica primo giugno. Lo scorso anno Schlein non partecipò alla festa perché aveva impegni di campagna elettorale. Nel 2023 invece ci fu. E ora rieccola. Accompagnata.
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LO STRAPPO
Non deve stupire troppo questo strappo alla rigida regola della riservatezza che Elly e Paola hanno mantenuto in questi anni. E non deve sorprendere l’eventuale partecipazione della Belloni, che farà così la conoscenza del presidente Mattarella e di tanti altri del mondo che conta, perché una leader qual è Schlein che si propone di diventare premier, che sta apertamente in modalità scalata a Palazzo Chigi o almeno in campagna elettorale per le Politiche (che lei e non solo lei ritiene si tengano prima del 2027) sull’onda dei successi nelle comunali e magari alle Regionali di autunno, può aver bisogno a questo punto del suo percorso di esporre di più la propria storia personale oltre che politica.
Una storia di cui fa parte da alcuni anni Paola. L’altra sera, per esempio, in tivvù da Floris, Schlein era carichissima, parlava davvero da politica che si appresta a governare (ormai sono più i suoi tailleur sia pure stile film di Wes Anderson, ma piuttosto eleganti, che i suoi jeans) e in una fase di questo tipo, anche all’assemblea di Confindustria nella sua Bologna ha assunto una postura non movimentista, può starci la svolta comunicativa per cui l’eventuale premier renda pubblica la propria vita privata.
AL COMIZIO
Oltretutto, i militanti del Pd che l’estate scorsa hanno avuto modo di conoscere Paola, l’hanno trovata intelligente e simpatica. Lei andò a sentire il comizio finale di Schlein alla Festa nazionale dell’Unità, a Reggio Emilia. La grande riservatezza di Belloni si evince anche dai social. Il suo profilo Instagram è privato, dunque visibile unicamente alla sua personale lista di amici. Alcuni dei quali insieme a Paola e a Elly hanno festeggiato — in pochi e in maniera blindata — la festa dei 40 anni di Schlein nel locale romano Monk. E ancora: alle ultime elezioni, si sono recate insieme Elly e Paola nel seggio del quartiere bolognese dove vivono.
La prima foto di Belloni, che tutti sapevano esistere ma nessuno ne conosceva il nome e il volto, la pubblicò il rotocalco Diva e Donna e lei ci restò male. «Non mi hanno vista arrivare e quindi hanno tirato fuori i teleobiettivi. Comunicare a mezzo stampa l’intimità affettiva di una persona è un atto ingiusto».
Un’altra volta, il 27 giugno 2023, Belloni si è presentata nell’aula del tribunale di Roma in cui il suo amico Roberto Saviano è stato processato per diffamazione contro Meloni. E successivamente, sui social: «Ricordo sommessamente che sull’armocromia di Elly ci sono stati centinaia di editoriali e articoli, ore e ore di approfondimenti tivvù, radio e web. Mentre sul processo vinto da Saviano non si trova nulla».Chissà al Quirinale come si troverà Paola. Probabilmente bene, perché il luogo è accogliente e rilassato. E speriamo non si intimidisca e ci vada davvero.
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