La mobilità sarà anche un ingrediente vincente, ma per innescarla c’è bisogno della qualità. Non che la Lazio non ne abbia, eppure le ultime due amichevoli ad Auronzo di Cadore hanno dimostrato una carenza sulla trequarti. Con la partenza di Luis Alberto, a un anno di distanza da quella di Milinkovic, a centrocampo va riaccesa la luce. Finora dal mercato sono arrivati Dele-Bashiru e Castrovilli per rinforzare la formazione di Baroni. Il primo però ha la fisicità come punto di forza. Il secondo invece è una scommessa che Fabiani sogna di vincere riportandolo ai livelli della convocazione a Euro 2020, ma da anni gioca più da incursore che trequartista. In ritiro è stato azzardato anche Pedro dietro la punta nel 4-2-3-1 e infine Guendouzi che si alternava in partita con Vecino, ma manca un vero «10» che riesca a legare i reparti, quello che può risolvere la partita con una giocata. Ecco perché alla società stuzzica James Rodriguez, protagonista ritrovato della recente Copa America con 1 gol e 6 assist in sei gare ed mvp del torneo. All’improvviso sono tornati i lampi del campione che nel 2014 stregava tutti e che a 33 anni ha deciso di concludere quello che ha lasciato a metà in Europa. Un nome che andrebbe oltre la politica di ringiovanimento, ma che darebbe quella qualità che manca per fare il salto. In attesa della rescissione col San Paolo, la richiesta è di almeno 3,5 milioni di ingaggio, ma c’è già la fila: Aston Villa, Nottingham Forest, Wolverhampton, Porto, Betis, Atletico Madrid, Villarreal, ma soprattutto Celta Vigo, unico ad offrirgli un biennale. La Serie A però è l’unico campionato in cui James non ha giocato, chissà se avrà un peso nelle sue valutazioni. Di certo il colombiano non è l’unico nome nella lista della Lazio, dove spiccano i profili under 22. C’è Jobe Bellingham, ma vuole restare al Sunderland per una questione di crescita personale. Pardo, sempre 2005, del Genk e occhio a Samardzic a fine mercato se non dovesse sbloccarsi la cessione prima. Un giovane permetterebbe anche l’arrivo di un esterno come Laurienté, mentre per la punta centrale non se ne parla per ora. Con Castellanos e Noslin l’attacco è completo, per questo la società continua a respingere Simeone a più riprese. Tutte piste interessanti, ma congelate, come ripeterà presto Fabiani a Baroni, anche se il summit più corposo è rimandato dopo l’amichevole con l’Hansa Rostock.
PRIORITÀ USCITE
Il ds è focalizzato sulle uscite, diventate la priorità per sbloccare altri colpi. Va sfoltita la rosa sia per evitare al tecnico di ritrovarsi 30 giocatori da allenare e sia per liberare posti in una lista in overbooking. Il primo indiziato a lasciarla è Hysaj, ma al momento il suo agente non ha novità. Per Akpa Akpro e Cancellieri non mancano i sondaggi (Monza e Verona il primo; Parma, Cagliari e Rennes il secondo) ma nulla di concreto, mentre per Fares e Basic non si muove una foglia. Almeno Marcos Antonio dopo un’intensa trattativa è stato piazzato in prestito oneroso (150mila euro) al San Paolo con obbligo di riscatto (se farà il 50% delle presenze da 45 minuti) a circa 4,5 milioni di euro in più rate. Intanto a Formello è tutto pronto per la ripresa. Appuntamento alle 16:30. Valutazioni per Romagnoli, Pedro, Dele-Bashiru e Cataldi, poi allenamento alle 18.
LA DEA ZACCAGNI
Due sedute, oggi e domani mattina, in vista dell’amichevole di sabato alle 15, contro cui sogna un guizzo Zaccagni da dedicare alla secondogenita Dea. «Benvenuta principessa di mamma e papà», l’annuncio social del numero 10 biancoceleste. Puntuali le congratulazioni della Lazio. Abbonamenti a quota 21.300 con Curva Nord e Parterre Laterale esaurite. Primavera: oggi la partenza per la tournée in Messico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA